di Richard Gray
Traduzione di ProgettoHumus da Sunday Telegraph
I piloti militari russi hanno descritto come generarono le nubi di pioggia per proteggere Mosca dalla precipitazione radioattiva dopo il disastro nucleare di Chernobyl nel 1986.
Il Maggiore Aleksei Grushin sorvolò ripetutamente i cieli sopra Chernobyl e la Belarus, sparando proiettili di ioduro di argento sulle nuvole, in modo tale che queste si svuotassero, facendo precipitare le particelle radioattive sulle città più popolate della zona.
Più di 4.000 miglia quadrate di territorio della Belarus vennero sacrificate per salvare la capitale della Russia dal fallout tossico e radioattivo.
"La direzione del vento si stava muovendo da Ovest verso Est e le nubi radioattive stavano minacciando di raggiungere regioni altamente popolate: Mosca, Voronezh, Nizhny Novgorod, Yaroslavl". Ha dichiarato il maggiore durante un documentario di oggi alla BBC2.
"Se la pioggia fosse caduta su quelle cittù ci sarebbe stata una catastrofe per milioni di persone. La zona, dove la mia squadra bombardava le nubi era situata non solo nell’area di Chernobyl, ma addirittura fino a 50, 70, 100 Kilometri di distanza dalla centrale.
Dopo l’esplosione catastrofica del reattore nucleare di Chernobyl, i bielorussi segnalarono la caduta di pioggia pesante, colorata di nero attorno alla città di Gomel. Presto i velivoli che compivano il loro volo nel cielo lasciarono dietro di loro nuvole che scarivano materiale colorato".
Mosca ha sempre negato la missione di bombardamento delle nubi avvenuta dopo l’incidente nucleare, ma l’anno scorso, in occasione del 20esimo anniversario del disastro, Grushin è stato premiato per il lavoro che svolse durante le operazioni di liquidazione.
Un secondo pilota sovietico, di cui il nome non è stato reso noto, confermò che il programma di bombardamento delle nubi radioattive venne avviato due giorni dopo l’esplosione.
Alan Flowers, uno scienziato britannico, ò stato uno dei primi scienziati occidentali a cui venne permesso l’accesso all’area intorno alla centrale per esaminare l’entità di fallout radiaottivo nella zona, disse che la popolazione della Belarus, specialmente i bambini, vennero esposti e contaminati da dosi di radiazione 20-30 volte superiori alla norma come conseguenza delle piogge.
Flowers è stato espulso dalla Belarus nel 2004 dopo aver sostenuto che la Russia bombardò le nubi causando la precipitazione di materiale radioattivo.
"La popolazione non venne avvertita prima che questo tipo di pioggia venisse provocata".