21.11.2006 – Comunicato del Governo italiano sulle questioni umanitarie delle adozioni e soggiorni terapeutici di minori

Su richiesta italiana, e d’intesa con le Autorità bielorusse, era stata programmata per la settimana in corso una missione di alto livello tecnico a Minsk, cui avrebbero partecipato rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero delle Politiche della Famiglia e del Ministero della Solidarietà Sociale.

La missione si proponeva di individuare le soluzioni più idonee per superare alcune criticità sorte tra Italia e Bielorussia sulle questioni umanitarie delle adozioni e soggiorni terapeutici di minori, e di pervenire, con quelle Autorità, ad un chiarimento resosi necessario anche a seguito delle note e recenti vicende.

L’auspicio da parte italiana era quello di assicurare il regolare svolgimento dei soggiorni in Italia di tutti i minori coinvolti nei programmi di risanamento terapeutico, di ribadire l’aspettativa da parte italiana della positiva soluzione di tutte le procedure di adozione in sospeso (circa 115) e di sollecitare l’accoglimento dell’esame di circa 400 domande già istruite ma non ancora trasmesse alla controparte.

Il Governo di Minsk, con una decisione inattesa, ha revocato ieri la propria disponibilità ad effettuare gli incontri previsti ed ha chiesto di posporre al mese di dicembre la missione già programmata, eccependo la posizione assunta la scorsa settimana dall’Italia in sede europea a sostegno alla proposta della Commissione UE di sospendere temporaneamente l’accesso della Bielorussia al sistema delle preferenze generalizzate. Tale misura è un seguito alle prese di posizione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro connesse alla insoddisfacente applicazione da parte bielorussa di due normative fondamentali in materia di diritto del lavoro, rispettivamente sulla libertà di associazione e di contrattazione collettiva.

Da parte italiana si manifestano forti perplessità e viva preoccupazione per l’atteggiamento del Governo di Minsk, che stabilisce in tal modo un collegamento tra questioni di natura politico-economica e questioni umanitarie. Queste ultime, per la loro speciale valenza dovrebbero trovare trattazione separata, innanzitutto nell’interesse da noi considerato prioritario dei minori bielorussi coinvolti.

Da parte italiana si esprime preoccupazione per un rinvio che mette a rischio i soggiorni terapeutici nel periodo natalizio e ritarda ulteriormente la definizione della questione delle adozioni. Si auspica quindi che il Governo bielorusso possa riconsiderare la recente decisione e si riconferma la piena disponibilità italiana al dialogo, al fine di individuare ogni possibile soluzione ai problemi in atto, nella piena convinzione che essi necessitino di un rapido e positivo superamento

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