Esclamo
negativamente all’eutanasia,
ma esclamo di no anche
all’accanimento terapeutico.
Il trapasso, come la vita,
deve avere la sua assoluta libertà
perché pure la morte
appartiene alla vita!
Amico,
vuoi un saggio consiglio?
Ascolta, continuamente,
la tua voce interiore
se desideri procedere
sempre
con la tua massima determinazione
e non arrenderti mai,
oppure ascolta
la voce del silenzio.
Concedimi,
una breve tregua,
Signore!
Desidero addormentarmi,
qualche minuto,
senza soffrire molto.
Dondola vuota e lenta
nel vuoto umido,
al soffio della brezza autunnale,
l’altalena di velluto verde
della giovincella olezzante estate
che or non è più!
Partigiana bambina è stata!
Scrittrice fiorentina dall’animo cortese,
nobile, indipendente, determinato.
Narratrice, non curante d’affermare
tutto ciò che pensava.
Non aveva mai avuto timore
di dire pane al pane.
Ha sofferto per una maternità negata.
Amava la vita, la lotta,
la temperanza e la libertà.
Ora è rimasta una donna che io continuerò
ammirare ed imitare
anche al di là nelle sponde immortali!
Era una nottata illune e procellosa,
Ma l’intelletto mio
aveva la solita determinazione
e vibrando poetava
anche in mezzo alla bufera.
La terra è uno scivoloso tappeto
di foglie morte e cadute!
E’ autunno!
Cadono piano, lente le foglie
ed i rami degli alberi
restano nudi come neonati.
Cascano lente, piano le foglie
e sospirano morendo
mentre i neonati
frignano vivendo.
Sia nella poesia,
sia nella prosa,
luna blu, guidami, tu!
Sia negli affanni,
sia nella calma,
luna blu, vegliami tu!
Proteggimi sempre
col tuo magico raggio
di luna blu!
I desideri dell’anima
non devono essere
come foglie d’autunno
che distaccandosi dai rami,
cascano, muoiano
per poi venire arse dall’uomo.
I desideri dell’anima umana
devono restare eterni nel tempo.
Se fossimo
in continua armonia,
con noi stessi,
sentiremo più intensamente,
la pace,
come migliaia di deliziose noti divine,
come una dolce eco lontana
d’un ruscello sperduto del Paradiso.
Usignolo,
che sempre lieto suoni
la tua musica al Creatore.
Se potessi io,
il tuo suono desidererei imitare.
Desidererei cantare e volare,
lassù lontano, con te,
verso la cima più alta.
Dove, con te, m’innalzerò
sfiorando la volta celeste
ed in coro ai ritornelli degli angeli,
canterò anch’io veramente come te!
Passi prima senza fretta
nel silenzioso deserto,
sostati, rifletti e prega
con la gioia e con il dolore,
con la mente e con il cuore.
Soltanto così diventerai grande,
lasciando tracce del tuo essere vissuta.