RITORNIAMO IN CAMPO!!!riprendiamo da oggi la pubblicazione quotidiana (quasi…..) sul nostro Sito ricominciamo con una di 38 inedite POESIE 38della nostra amica di penna elettronica SILVANA

Niuno mi fermerà
anche quando
le mie forze fisiche
s’affievoliranno maggiormente.

Niuno mi arresterà
pure allorché gli altri
credono che io, stanca,
abbandoni tutto.

Ho sempre vissuto
pienamente convinta di me stessa.
Ho sempre reagito
secondo le mie ragioni!

Alcuni miei desideri irrealizzati
si sono trasformati in lacrime.
Pazienza!
Ma, per l’Altissimo, saranno più preziosi
delle scarse mete che ho potuto raggiungere.

ad Angela ed a Carla Vaccaio

Ogni amicizia sincera
è una perla preziosa,
è un’inestimabile fiore
da conservare,
anche,
otre la vita!

È vero l’antichissimo detto:
“Chi un amico trova,
ritrova se stesso!”

Poesia,
stai nascosta nell’intelletto poetico,
ma sei sempre pronta ad uscire
dalle sue vene stilanti
e t’inebri sovente
al canto della luna.

ad Alessandra Rossi

Cos’è la dolce attesa?

La dolce attesa
è un periodo magicamente bellissimo,
formato di nove trepidi mesi,
di solare fantasia,
di tanti splendidi sogni
ad occhi aperti;
ma sotto questi sogni
ci saranno tracce di mistero.

Non sempre
l’alto veleno del cobra uccide!

Dall’alto del cielo
gioca il tenue sole settembrino
a nascondino, tra le nuvole
e la sfera terrestre che attorno
a lui rotola continuamente
e lentamente.
Pare che voglia ancora e sempre,
instancabilmente, divertirsi
coi giovanetti che percorrano,
gioiosamente,
la strada della nuova scienza
e della più estesa cultura.

Prego, con le mie parole serene.

Prego, coi miei pensieri solari.

Prego, col mio cuore poetico.

Prego, con la mia gioia di vivere.

Prego, ovunque mi trova.

Prego, anche dinanzi ad un fiore.

Il Signore, mi ascolterà!

Mentre dormivo, tranquillamente,
sognavo di costruire
il mio castello di sabbia.

Nel sogno immaginavo
che mi era riuscito
in modo brillante.

Ero felice!

Era il più bello
d’ogni altro castello.
Ma, quasi, improvvisamente,

è sopraggiunta la violenta procella
dell’indifferenza e del bigottismo
e me l’hanno calpestato ed atterrato.

Non credo che sia la fede
che ci spinge a lottare, ad amare.
Ciò che ci aiuta a vivere è l’autostima:
la fiducia in se stessi!
Quando una persona sia disabile,
sia normodotata
perderà la fiducia in se stessa,
perderà la fiducia pure negli altri.
Perderà tutto e non avrà,
né più ideali, né scopi per vivere
e sarà come se non esistesse più.
È l’autostima che ci offre la forza
di continuare a vivere,
nonostante tutto!

È uno spettacolo
la novella più antica del mondo
perché tratta
di come s’è formato il globo,
di com’è avvenuta la creazione
della massa terrestre,
e, sopra di essa,
l’infinità dell’universo.

Freddo ad agosto?
No!
Chi l’ha mai detto!?
È solo un preannuncio!
Poi il sole riprenderà
ad indorare la terra!

alla nonna Angela

Sono trascorsi tanti anni
dalla tua dipartita
che mi sembra quasi un sogno
che tu sia esistita.
Eppure, non è un sogno!
So, per certezza,
che tu mi abbia amata!
So, con chiarezza,
che tu sia vissuta al mio fianco!

Chissà cosa, mai, si nasconderà
in quel magnifico occaso erubescente,
al di là,
della vastità dell’orizzonte?

Si nasconderà certamente il segreto
della vita dell’Eternità!

Ho sognato
il cielo vuoto e muto.

Ho sognato
il mare senza onde.

Ho immaginato
il prato senza un fiore.

Ho sognato
la terra disabitata.

Ho immaginato
la pianura incolore.

Ho immaginato
spiagge deserte ed inaridite.

Ho sognato
un tramonto senza sole.

Ho immaginato
donne senza cultura

Ho sognato
bimbi privi di sorrisi.

Ho immaginato
uomini senza lavoro.

Ho sognato
un’altra guerra mondiale.

Ho sognato
che l’universo era sparito nel nulla.

Ma pure nei fenomeni,
più tristi,

ho avuto la sensazione
che Dio sia sempre onnipresente.

La morbidezza d’un peluche
fa sorridere ogni bambino.

Basta un nonnulla
per far sognare ogni piccino!

Ho fatto ritorno nel sogno.

Ho sognato che a Lobbi ritornavo.

Mi trovavo in mezzo a quel filare d’alberi.

In fondo al viale ho intravisto nonna Angelina

più serena che mai!

I meri prati mattutini
scintillano ai tenui raggi della rosea alba,
con gli occhi di rugiada,
sorridono al cielo
e salutano il sole,
mentre i bimbi ancora sognano
il loro mondo del tutto irreale.

Incontaminata e fresca
è la brezza estiva,
al primo mattino,
nell’aperta campagna.
Gli alacri contadini
raccolgono i frutti
dai peschi e dai meli,
cantando sempre lieti,
in segno di preghiera.

La luna
è imperatrice della notte
e sorveglia ogni creatura
da lassù.

La luna
è sovrana del firmamento notturno
ed inargentisce ogni cosa
col suo bianco lume.

La luna
è padrona dell’oscurità,
ma protegge come una madre,
col suo magico amore,
la vastità del mondo.

Nelle notti illumini tutto il cielo è spento!

Immagino d’avere una corrispondenza intima
con il mio cuore poetico,
una corrispondenza vibrante di musica
che nessuno al mondo,
per nessun motivo, me la può proibire!

Non viviamo
di ricordi ingialliti
dal tempo,
come vecchie fotografie!

Viviamo il presente!

Viviamo l’oggi
perché è l’oggi ciò che conta!

a Carla Vaccaro

Ogni fiore
che tu vesti di luce,
assorbe tutto il tuo amore.
Sente i tuoi lievi passi avvicinarsi.
Conosce la storia
della tua vita.
Gioisce alle tue carezze.
Ti canta alla leggiadra brezza
la più dolce canzone di pace, in pace.

Parla liberamente ad ogni fiore,
ti ascolterà.

Prima della paralisi
non era, minimamente, pesante
la mia cronica spasticità
dei primissimi giorni di vita.

Con la paralisi,
sopraggiunta inaspettatamente,
ai miei splendidi trentanove anni d’età
ogni forza fisica s’affievolì in me.

Ma non svanì per nulla
la mia volontà di vivere,
di lottare, di immaginare,
di sorridere e di stilare.

Anzi, ora
so apprezzare,
con maggior attenzione,
l’inestimabile valore
delle minuscole cose!

Per un attimo,
mi soffermo a riflettere,
e mi afferra una meditazione universale.

È incantevole pensare
che al di là
d’ogni confine del mondo

c’è sempre qualcuno
che ci ama, che ci pensa,
che ci è amico!

I libri,
sono simili ai fiori,
non ci abbandonano mai.

Ci sono fedeli e saggi amici,
compagni, maestri di vita
e di cultura profonda.

I libri…..!

Mentre sfoglio un libro
e m’immergo nella letteratura,
automaticamente,
le pagine sembrano parlarmi
e come per incanto
mi intonano quasi un canto.
Mi portano, magicamente,
a contatto
con l’illustre autore
che conducendomi per mano,
nella sua vita,
m’induce ad immaginare
il suo mondo lontano:
quando lui stilava
con la piuma d’un’upupa.

a Benedetta

Presto l’autunno farà liberamente il suo ingresso.
L’astro dorato non sarà più infuocato,
il firmamento imbrunirà prima…..
……E tu, giovinetta mia,
la nuova scuola inizierai.
Affacciandoti maggiormente alla vita
ogni cosa, nel Bene e nel Male, conoscerai!

Rivedrei, volentieri,
i luoghi
dove un giorno piansi.

Rivedrei, con piacere,
i borghi
ove un giorno risi.

O, un riso
mi pare, ora,
quel pianto!

O, un pianto
mi sembra, ora,
quel sorriso!

Nonna, rivedo il tuo paese!
Rivedo Lobbi!
Rivedo tutto ciò che è stato tuo,
nel mio intelletto.

Rivedo, nonna,
il grande cancello in ferro battuto,
i duplici filari d’alberi da frutto,
ai due lati c’erano campi di grano
e di barbabietole, i tuoi freschi pini
dove tu, in estate, andavi a sorbirti
il tuo prelibato caffè.

Rivedo
la tua casa molto amata
e dirimpetto
il tuo splendido giardino
con rose, primule,
bocche di leoni,
tulipani, ortense e gerani.

Che meraviglia, nonna!

Ricordi, nonna,
le tue bianche ed olezzate peonie,
con la corolla immensa
e lo stelo robusto,
che a me piacevano tanto.
Io, bambina, ne coglievo
sempre una per donartela?
Nonna, non pensare
che il tuo giardino
sia ora abbandonato.
Il tuo giardino rivive,
come rivivi tu, in me;
dentro il mio poetico cuore!

Il cielo imbruna,
in ogni villetta
s’accendono le luci.
Io m’accingo
allo stilare ed alla letteratura,
ma con la mente
vago ai tempi delle mie nonne,
quando, ancor, si leggeva e si scriveva
a fioco lume di candela.

Quando l’argentea luna
s’affaccia sul cielo,
ai frugoletti,
intona l’ora della nanna,
mentre, a me,
suona l’ora della poesia.

Dal tramonto porporeo,
in seguito che il sole
ha mirato dietro ai monti,
alla rosea alba estiva
la natura respira ed è silente.
Riposa sotto il manto blu, stellato
ed illuminato dal lume lunare.
Dal di là dell’aperta campagna
si percepiscono lievemente
in armonia, in serenità, in pace
il stridulare dei grilli canterini,
il frinire monotono delle sonore cicale
e tra l’erba brulla degli stagni
c’è il gracidare delle allegre renelle.

Dalla vallata senza confini
del mondo intero
si espande all’unisono,
alta e maestosa,
l’eco dei popoli:
“La pace possibile è per ogni fratello!”

Come si può,
nell’immenso coro
della vita,
pensare, sempre,
ai dolori?

Certamente,
verranno, ancora,
giorni di tristezza
e di pianto
per ogni creatura umana…..

…..Ma, oggi
splende alto il sole
che ogni cuore rincuora!

La luna ha gli occhi chiari,
vispi, splendidi e lindi.

La luna ha gli occhi magici
ed illuminano nella più profonda oscurità.

La luna,
coi suoi occhi ed il suo argenteo chiarore,

veglia e protegge ogni creatura
dagli spiriti maligni, quassù.

Dio ha creato la luna cogli occhi chiari
perché schiarisca ogni notte cupa.

La luna ha gli occhi chiari
Perché ama la luce e la verità.

La luna, coi suoi occhi chiari,
adora anche l’eterna poesia.

La luna ha gli occhi chiari!

La notte
mi detta meravigliose parole poetiche.
Sarà la voce della maestra luna?

All’ombra d’una montagna
osservo, il panorama, incantata.
Al di là della campagna
intono una serenata.
Mentre,
al di là, dalla brughiera
mi ritorna la musica del mare.

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