DECRETO FLUSSI

– "Decreto flussi entro il 30 novembre? è l’impegno che si è assunto il governo, possiamo solo augurarci che venga mantenuto, perché permetterebbe alle imprese di programmare per tempo le assunzioni".

Giulio Baglione, responsabile immigrazione della Confederazione nazionale e della Piccola e Media Impresa, conferma nella sostanza le previsioni della Coldiretti e rilancia: "ci aspettiamo un decreto che viaggi intorno ai 200mila ingressi".

Anche la Cna ha partecipato al "gruppo tecnico di lavoro" che si è riunito al Viminale alla fine di settembre. "In quell’occasione, – ricorda Baglione – i rappresentanti del governo ci hanno detto che volevano definire le quote annuali entro il 30 novembre, come previsto dal Testo Unico sull’immigrazione".

Baglione vede in quell’incontro l’inizio di un new deal nella programmazione dei flussi d’ingresso. "Per la prima volta governo e associazioni imprenditoriali si sono riunite intorno a un tavolo e hanno ragionato sulla base delle domande effettivamente presentate nel corso di quest’anno. Su quella rilevazione si costruirà l’ipotesi del prossimo decreto flussi. è un sistema quasi scientifico".

Quei numeri, aggiornati al 23 giugno, parlano chiaro. Per le 99mila 500quote disponibili per gli extracomunitari (stagionali compresi) sono state presentate quasi 240mila domande, mentre si sono rivelate sovradimensionate le quote per i neocomunitari: 79mila500, a fronte di appena 44mila domande.

"Non c’è stata la temuta invasione dai nuovi paesi Ue, e quindi abbiamo proposto di superare nel prossimo decreto la distinzione tra neocomunitari ed extracomunitari, o comunque di ridurre la quota destinata ai primi in favore dei secondi. I nostri interlocutori si sono mostrati disponibili".

Alla Cna circola già qualche numero. "Imprese e famiglie nel 2005 hanno chiesto 240mila lavoratori extraue. Anche considerando che una parte di domande, per i più svariati motivi, non può comunque concretizzarsi in un rapporto di lavoro, il nuovo decreto dovrebbe autorizzare almeno 200mila ingressi. è una deduzione logica, altrimenti che senso ha ragionare sulle richieste presentate quest’anno?".

Insieme alla Confartigianato, la Cna ha presentato anche altre proposte ai Ministeri dell’Interno e del Lavoro. In particolare, chiede di ampliare le quote riservate all’edilizia e a quelli che l’ultimo decreto flussi definiva "altri settori" (tutto ciò che non era edilizia o lavoro domestico), e di distinguere le quote per lavoro domestico da quelle per lavoro dipendente, per evitare che le prime sottraggano disponibilità alle seconde.

"Chiediamo inoltre che siano possibili dei correttivi nel corso dell’anno, e di avviare un tavolo di confronto sulle procedure di presentazione delle domande. Più in generale, – conclude Baglione – vorremmo discutere del funzionamento degli Sportelli Unici e dei problemi riscontrati dopo l’entrata in vigore del regolamento d’attuazione della Bossi-Fini".
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– Secondo Coldiretti il decreto flussi 2006 verrà varato entro novembre. Darà il via libera a 50mila ingressi per lavoro stagionale, ma le quote per i non stagionali sono ancora in via di definizione.

"Alla fine di ottobre il ministero del Lavoro ci ha comunicato che il prossimo decreto flussi autorizzerà l’ingresso di 50mila stagionali extracomunitari da impiegare nell’agricoltura e nel turismo" spiega Romano Magrini, responsabile Politiche del Lavoro della Coldiretti, "Se poi ce ne sarà bisogno, durante l’anno verranno autorizzati altri ingressi senza troppe lungaggini, grazie alle norme introdotte dal decreto sulla competitività".

Coldiretti è soddisfatta. "Avevamo chiesto 60mila ingressi, ma questo decreto ci darà comunque dall’inizio dell’anno 5mila quote in più rispetto a tutte quelle concesse nel corso di tutto il 2005. Se a questo si aggiunge la possibilità di altri ingressi durante l’anno, crediamo che le imprese potranno lavorare in tranquillità".

Le quote per i non stagionali sono ancora in via di definizione. Secondo indiscrezioni pubblicate qualche giorno fa dal Sole 24 Ore, il nuovo decreto dovrebbe autorizzare in tutto 179mila ingressi, poco più di quelli previsti l’anno scorso dai due decreti per lavoratori extra e neocomunitari.

Molto presto si dovrebbe comunque uscire dall’incertezza: "Il decreto flussi – dice ancora Magrini – verrà varato entro la fine di novembre, anche se poi bisognerà aspettare come sempre la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale prima di poter presentare le domande".

Naturalmente Stranieri in Italia pubblicherà ogni novità riguardante il decreto flussi. Chi non ha tempo, voglia o modo di collegarsi continuamente al portale, potrà avvalersi del nostro nuovo servizio di allerta via sms.

È il Testo Unico sull’immigrazione a prevedere che il decreto di programmazione annuale sui flussi d’ingresso venga definito entro il 30 novembre. Se il termine non viene rispettato, il governo può comunque emanare un decreto flussi, ma senza superare il numero di quote dell’anno precedente. I lavoratori extra ue dovrebbero quindi accontentarsi di 79mila 500 ingressi…

Quest’anno però ci si è mossi per tempo. Il 22 settembre si è riunito al Viminale un "gruppo tecnico di lavoro" proprio per discutere dei flussi d’ingresso 2006. Da un lato c’erano i rappresentanti dei ministeri dell’Interno e del Lavoro, dall’altro le associazioni di categoria e i sindacati. Non era mai successo. "Associazioni e sindacati hanno espresso le loro richieste per il prossimo decreto flussi, adesso tocca al governo decidere in che misura accoglierle" spiega ancora Magrini.

Nell’attesa che il governo decida, chi vuole assumere un lavoratore straniero farebbe bene a prepararsi!

Fonte: www.stranierinitalia.com

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