Vento, vento
che spiri forte
nei paesaggi
del mio cuore
lanciando
tuoni e fulmini
senza termine.
Un giorno
il pero dialogò con l’uva,
dicendole:
"O, disgraziata,
tu perirai calpestata
dall’uomo."
Con diplomazia
e gentilezza
l’uva rispose:
"È vero!
Ma dell’uomo,
sarò io più forte.
Gli farò girare la testa!"
Ed il pero tacque stupito.
Lievissima pioggia settembrina
che adacqui e risciacqui
l’intera natura
dal polverone estivo.
Ti prego,
lava e purifica
il cuore ansioso
d’ogni uomo!
Splendore autunnale
che con il tuo tenue tepore
intenerisci
ogni dolore del mondo.
Intenerisci pure i miei!
Alla mia bambina
piace salire
spesso sulla pianta
d’un eretto
ed elevato ontano,
non teme il vuoto:
vuole osservare
il mondo dall’alto.
Il mondo
esige amore
e chiede coccole.