ANCH’IO HO IL MIO MONDOIL DESTINO – A MIA MADRE – CONTINUAZIONE – SONNO

Anch’io
ho il mio mondo.

Ho il mio mondo
dove spesso
mi rifugio
a sognare.

Il destino
è una voce profonda
ed arcana.

È una voce
che prestabilisce,
con pronta fermezza:

“Fin qui arriverai!
Oltre non andrai!
Oltre non avrai!
Oltre non farai!”

Quando non rimpiango
la mia prematura
e settimina nascita
che t’ha colta impreparata.

Quando non riodo
le tue inveterate menzogne.

Quando non sento
il pesante fardello
della mia famiglia disunita.

Quando non medito
che, tu, mi affidasti
alla nonna paterna,
liberandoti di me.

Quando non ripenso
che, tu, mi dividesti
dalla mia gemella.

Quando,
per pochi secondi,
scordo
la mia incatenata infanzia.

Quando non mi rivedo
in quell’austero
Istituto fiorentino.

Quando non rifletto
su tutto ciò
che mi negasti.

Quando non riversi
su di me
i tuoi immotivati rancori.

Quando non provo
l’impressione
che tu finga
di non ricordare.

Quando vagamente
mi comprendi
un poco.

Quando non penso
a ciò che di triste
mi accadrà.

Quando non avverto
la sensazione
di essere tetraparesi spastica……

……allora
ti ascolto e ti perdono!

Si ode un boato.

È procella!

Ma dopo,
quasi inavvertitamente,
giunge la tregua
ed è, subito, pace.

L’alitare della terra
riprende il suo corso
con il lavoro.

Un’altra lotta
è stata conquistata.

La vita continua!

Rapiscimi sonno,
fammi abbassare
le palpebre oppresse

Conducimi sulle tue ali
argentee e divine
in quel mondo
dell’infanzia
che non ho mai goduto,
neppure nel sogno.

Inducimi, sonno dorato,
ad assaporare un’esistenza
tutta brillante,
tutta libera,
tutta per me:
una vita non incatenata
dai pesanti anelli
della mia realtà.

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