L’azzurro di poesia
traspare
nelle iridi pensose
e spirituali
d’ogni poetessa
che conosce
l’umano dolore,
la mera realtà.
Una giovane
e futura mamma,
trovando aperta
la porta d’una chiesa.
Vi entrò,
s’inginocchiò
all’altare.
Dirimpetto a lei
stava un grande crocifisso.
Contrariamente d’ogni altra donna,
così, pregò:
“Signore,
fà che la creatura
che porto in grembo,
normodotata non sia.
Concedimi la forza
di comprenderla
e di amarla.
Donami solo
nel cuore
una fede stabile
e nell’intelletto
una profonda saggezza”