Dal diario di Robert Fripp di venerdì 27 maggio 2005.

ore 11.19

Riunione con il Gruppo Cucina nella cappella.

Il Gruppo Cucina sta cominciando a logorarsi pian piano e il suo punto di riferimento si sta disperdendo.
La Cucina in un corso GC è un lavoro eccezionalmente difficile e,secondo la mia opinione, il Gruppo sta lavorando troppo duramente in questo corso. Come fare per questo? Forse, così come per prepararsi ad uno spettacolo.

Visualizzazione: tenere insieme tutti i membri del Gruppo Cucina.
Visualizzare la sua “performance” e ciò che è richiesto.
Preparare e proteggere lo spazio.
Alla fine del pasto, incontrarsi con quelli dello stesso turno per completare formalmente quel compito/pasto particolare.

Poi , alla fine del giorno, ricapitolarlo in sequenza contraria. Questo facilita la digestione di esperienza: noi prendiamo da essa quello che ci nutre e ciò che non è necessario viene eliminato.
: non stiamo facendo questo(digerire esperienza) già col nostro diario?
: questo è parte dello stesso processo globale. Ma la direzione inversa nel tempo sta rafforzando un legame in quella parte di noi che non si muove in tempo lineare e in cui la nostra esperienza non è sequenziale.

In questo corso, il lavoro di Cucina è in attuazione e i singoli membri del Gruppo non hanno tempi morti: perciò, chiedete aiuto. I Compagni Chitarristi possono essere disponibili per l’aiuto in Cucina e persino essere grati per un break dalle mani dello studente. Due Compagni presenti al meeting si sono offerti, entrambi, per i pasti e Mariela si è offerta disponibile alla Cucina con la Tecnica Alexander. Quando un’offerta di aiuto è fatta in risposta ad un bisogno espresso, meglio accettarla-essendone grati!

Prendete tempo libero. Non un tempo, in cui ,di presenza focalizzata, ma tempo libero. Quando abbiamo un “giorno libero” nella nostra normale pratica settimanale, ciò non significa che non sta succedendo niente: qualcosa sta succedendo, ma quello che accade non è un diretto risultato del nostro lavoro intenzionale.

Nel Guitar Craft, ci è richiesto di dare costantemente il 100% più il 10%. Ciò è richiesto da noi. Ma non più di questo, tranne in circostanze eccezionali o di emergenze o per esercizi specifici. Per un’emergenza, diamo qualsiasi cosa occorre-se è il 150%, perfino il 200%, poi è quello che è. Ma non su una base continua. Non essere un eroe! La Grande Natura ci procura l’energia di cui abbiamo bisogno, dalla nascita. Cioè, la Natura fa un investimento su noi. Noi usiamo quest’ “investimento”, generiamo “interesse” e aumentiamo il nostro conto in banca. Ma se lavoriamo al 150% per parecchi anni costantemente e spendiamo tutto il nostro investimento originario troppo presto, abbiamo un problema: nessun capitale funzionante. Che fare allora, dove andare per ottenere un reinvestimento?

Selezione Antonio De Honestis
Traduzione Vincenzo Goffredo

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