Conosco
la voce del silenzio.
La voce del silenzio
è pure la mia.
E’ una voce
che grida poeticamente nel silenzio:
“Lasciate che sia
il mio intelletto a decidere!”
Il mio cuore,
oggi,
è caldo e palpitante
come la temperatura
della bionda e splendida
signora estate.
Talvolta
sulla strada della mia vita,
sono scossa da dubbi infiniti,
ma contemplando
l’immensità crepuscolare
la mia paura si quieta
pensando che al di là del cielo
una Presenza Invisibile,
dotata d’indescrivibile bontà
e di tiepida trasparenza,
mi sostiene e m’acuisce
la forza di proseguire,
con fiducia,
il mio irto sentiero.
Sogno di trovarmi
respirare una brezza leggiadra,
godere una bionda amicizia
nell’immensa “Foresta Nera,”
nell’intensità del verde,
fra le gigantesse montagne
e vedere scendere
lo splendido Danubio blu.
Ma questo è un vago sogno!
Talvolta,
m’interrogo
su quale potrebbe essere
la domanda di Dio,
allorché mi troverò
nell’altra Sponda della vita.
Immagino
che la Sua domanda
non potrebbe essere:
“Quanto hai compiuto?”
ma,
“Quanto hai amato?”
Ed io ho amato sì;
magari,
alla mia maniera,
ma ho amato!