LABORATORIO TEATRALE E LABORATORIO DI SCRITTURA:due esperienze parallele e in contaminazione reciproca che occupano i nostri giorni "strani"…..i giorni di pochi…..quando ne hanno voglia e non si perdono per le strade del mondo

Roma, 2/4/05

È un periodo di intenso lavoro, questo libro non è ancora finito, e comunque ci sono delle difficoltà tra i gruppi di lavoro, dato che ognuno di questi ha un modo diverso di portare avanti la formazione dei pezzi. Qualcuno fa un collage, altri fanno un’unione dei brani, unendoli per similitudine di pensiero. C’è anche il problema di unire tutte le parti, scritte sotto forma di diario giornaliero, il tutto corredato da disegni, che aiutano a capire il significato di quello che ognuno ha espresso in parole.
Abbiamo parlato di come fare, per avere un’idea di tutto questo, e del tempo che ci resta per completare tutto, anche durante le riunioni del Mercoledì, e abbiamo deciso di darci un limite di tempo molto breve, quindi, abbiamo solo un’altra settimana per terminare, anche se ci sono alcuni punti da chiarire.
Il giorno 1.4 (Venerdì), ha partecipato con il nostro gruppo, quello di Antonella, anche Tania, che è rimasta soddisfatta del lavoro che abbiamo svolto fino ad ora.
Per quanto mi riguarda, dopo aver letto tutti i pezzi scritti, credo che non si debba togliere nulla a nessun brano, ma penso che sarebbe meglio unire: 1) Antonella/Roberto/Donatella – 2) Sebastiano/Paolo/Elena – 3) Misha/Ivan e poi tutto il resto. La sequenza logica e più espressiva dovrebbe portare a scrivere (almeno per ora) la parola fine a questo libro che serve a noi per capire meglio noi stessi, ed ai nostri ragazzi bielorussi della Casa Pinocchio per progredire sempre ancora di più.
Sarebbe bello che attraverso questo sogno, che siamo convinti si realizzerà, la Casa Pinocchio possa diventare un giorno un grande albergo, dove felicità, sicurezza, unione e amore siano i punti di unione e di base, perché questa famiglia viva per sempre questa favola meravigliosa.

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16.03.2005.mercoledì

Mercoledì scorso abbiamo fatto le Prove di Teatro e ame mie piaciuto subito, abbiamo fatto le statue di vari Personaggi comenciando da Sebastiano, eravamo tutti Personaggi Buffi e umpo semplici, abbiamo eniziato ognuno comenciava a fare la sua Parte gridando altavoce e io non capivo nente e misembrava da impazzire e non capivo nente e mi facevano da Ridere e fare la mia parte, quella Setima ame mie Piacuto a farla con tutti voi insieme.
E dopo le prove di teatro tutti noi siamo andati a casa.

23.03.2005 mercoledi.

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Roma 16.3.05

Pasqua! Il periodo delle sorprese. Durante le nostre giornate solitamente facciamo più o meno le stesse cose, e il tempo scorre velocemente tra impegni vari e a volte noiosi e pesanti.
Nel periodo di prove invece ci sono sempre delle novità, perché ogni volta cerchiamo di trovare il modo di fare le cose diversamente. è bello ogni nostro vivere i nostri incontri, perché ognuno di noi, durante la settimana, propone sempre esperienze diverse da collegare agli esercizi.
Quest’oggi, ci siamo ritrovati qui, con alcune letture personali ed una nuova idea!
Potrebbe essere un modo per rappresentare scenografie ad effetto con il particolare che si può mettere in risalto , come noi ci siamo sempre definiti.
Questo pensiero è venuto al nostro regista, che ci ha fatto provare a formare una statua in scena, quindi un gruppo di persone che si trasforma in un blocco di marmo, un blocco unico e non più pezzi slegati fra loro. Il nostro spettacolo e tutti i preparativi quindi sono proprio ciò che non è sempre uguale e sempre scontato. La statua vivente secondo me è la realtà forse più adatta per questo momento tutto nostro, che dovrebbe servire per non dimenticare quello che siamo sempre stati e per ricordare quello che siamo, il vero gruppo, un assieme unico.
Noi siamo, noi vogliamo, noi possiamo! Basta crederci!

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