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Quartier generale della DGM
Il Guitar Craft procura una risposta alla domanda: come ci poniamo di fronte al processo creativo? Come possiamo impegnarci in questo incarico e sapere con confidenza, anche con certezza, che non c’è forza sulla terra che ci agiterà da questa decisione? Una disciplina ci permette di rimanere presenti e impegnati, al minimo a un grado sufficiente, mentre si evolve un processo creativo.
Parole audaci.
Una pratica comincia con dove siamo, con ciò che è possibile per noi. Cominciamo con il possibile e muoviamo gradualmente verso ciò che, per il momento, sembra impossibile. Cominciamo con piccole cose. Prima di fare qualcosa, facciamo niente. Fare niente è molto difficile: è una forma di neutralità radicale, una caratteristica determinante dell’artista compiuto. Fare niente è tenerci al posto, di fronte ad un evento che si evolve che ha luogo attraverso noi, piuttosto che grazie a noi ( e qualche volta malgrado noi ed i nostro sforzi ben intenzionati).
Noi abbiamo una parte da fare in ciò, trattata entro un qualsiasi allenamento di mestiere in buona fede. Ciò include l’aquisire un livello di competenza esecutiva nel campo del nostro cimentarci; in questo caso, suonare la chitarra. Una volta che abbiamo competenza, c’è bisogno di poca attenzione per gli aspetti funzionali del suonare la chitarra. Lo scopo è poi per il chitarrista divenire uno strumento che possa essere posto al servizio dell’impulso musicale.
Quando abbiamo niente da fare, noi non facciamo niente. Quando abbiamo qualcosa da fare, superbamente, anche non facciamo niente mentre agiamo intenzionalmente; senza riguardo per noi stessi, né interesse per il risultato.
Selezione e traduzione Antonio De Honestis
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Monday 7th. March, 2005
09.57
DGM HQ.
Guitar Craft provides one answer to the question: how do we hold ourselves in front of the creative process? How may we commit to this undertaking & know with confidence, even for a certainty, that there is no force on earth that will shake us from our resolve? A discipline enables us to remain present & engaged, to a sufficient degree at least, while a creative process unfolds.
Bold words.
A practice begins with where we are, with what is possible for us. We begin with the possible and move gradually towards what, for the moment, seems to be impossible. We begin with small things. Before doing something, we do nothing. Doing nothing is very hard: it is a form of radical neutrality, a determining feature of the accomplished artist. Doing nothing is to hold ourselves in place, in front of an unfolding event that takes place through us, rather than because of us (and sometimes despite us & our well-intentioned efforts).
We do have a part to play in this, addressed within any bona fide craft training. This includes acquiring a level of executive competence within the field of our endeavour; in this case, playing guitar. Once we have competence, little attention is needed for the functional aspects of guitar playing. The aim is then for the guitarist to become an instrument which might be placed at the service of the musical impulse.
When we have nothing to do, we do nothing. When we have something to do, superbly, we also do nothing while acting intentionally; without regard for ourselves, nor concern for outcome.