C’è una nuvola
in ogni cuore umano,
ma è un cirro passeggero?
Passerà presto
e ritorna il sole,
torna il sereno:
nel nostro cuore
resta sempre Dio!
Non sfuggiamo
alla sofferenza.
Non serve a nulla!
Se cerchiamo
di scappare
a lei,
lei si ribellerà
e si farà più aspra.
Colpendoci psichicamente.
Dobbiamo,
con rassegnazione,
tenderle la mano,
dicendole:
"siamo qui."
Soltanto,
così,
il dolore s’addolcirà
e c’insegnerà
ad apprezzare
maggiormente
le piccole cose
che appartengono
all’esistenza.
In fondo alla vita
comprenderemo
che nessuno di noi
avrà sofferto invano.
Si sa,
non c’è vita
senza dolore
e non c’è dolore
senza lamento.
Il dolore
ha colpito,
pure,
a Cristo in croce.
Ed anche
Cristo in croce
Ha lanciato
il Suo lamento
come ogni uomo.
Voglio dedicare
questa serenata al mondo.
Desidero intonare
al globo intero
un aforisma poetico.
Mi piacerebbe
scrivere un sonetto
che sia apprezzato
da ogni donna,
da ogni uomo,
da ogni bimbo,
da ogni luogo,
da ogni costellazione,
da ogni albero,
da ogni fiore,
da ogni insetto,
da ogni animale,
da ogni schiuma marina.
Ardentemente desidero
di far comprendere
a tutti
che la vita,
malgrado tutto
è splendida
e degna di essere
vissuta,
con gioia,
sino alla fine;
fino all’ultimo attimo
Il vento col suo canto
e con il suo alito lieve
culla dolcemente,
e piamente conforta
le pendenti foglie argentee
dei salici piangenti.