Sibila il vento
freddo
e c’è ancora neve
sul suolo,
ma tra
i riflessi solari marzolini
splende alta
da quell’albero
la mimosa in fiore.
Sono qui
che premo
la tastiera
del mio antico
ed inimmaginabile pianoforte
e le noti musicale,
con il loro do re mi fa
sol la si gol,
mi conducano
in un mondo irreale,
in una vita
che mai ho vissuto.
L’ultima neve febbraina,
agonizzando e liquidandosi
ai primi raggi solari
contempla il firmamento
d’un azzurro
sempre più primaverile
e mormora addio,
con serenità ,
alla terra.
Dopo la procella
ritorna il sereno.
Dopo l’uragano
annida la quiete.
Dopo il dolore
s’assapora la gioia.
Io penso
che le luci serali
della natura
siano le tremule stelle
che nel firmamento
ardono
sì vivide e splendide.
Le luci serali
sono pure
le iridi materne
che contemplano
il bimbo,
dondolando
una cuna
con tenerezza infinita.
Si chiude il giorno,
il sole trapassa.
Con le stelle
Vi è la luna
e c’è un grillo
che le conta,
che le conta
una per una!
Sono stanca,
ho sonno
e sogno,
da tempo,
una realtà
migliore
da quella
che, attualmente,
sto vivendo?
"eppure"
sono anche felice
di sognare.
a Camilla Seymandi
La bimba
è da poco nata
e, già , piange.
Desidererò,
forse,
sentire
il battito di cuore
ed il calore
del corpo materno?