Ad Helen Keller
Il canto
di questa piccola
e grande donna
di terra lontana,
cieca, sorda e muta
è stato un canto gioioso
e la sua vista
è stata più splendente
di quella
d’una creatura normodotata,
perché essa
vedeva, discorreva
ed ascoltava
ogni gente,
con l’anima,
sorridendo
alla sua avversità
con il sole del cuore.
Desidero
che il suo esempio
resti immortale.
È nevicato,
stanotte,
per la terra,
la neve
è come un caldo
e soffice mantello
che splende
per il magico biancore
alla luce del sole.
Si sa,
dopo l’inverno viene
la primavera.
Dopo
la pioggia ritorna
il sereno.
Dopo
l’infanzia
c’è la giovinezza.
Dopo
la guerra vince
la pace.
Dopo
la tristezza trionfa
la gioia.
Dopo
la divisione s’assapora
la solidarietà .
Dopo
la solitudine
c’è l’amore.
Dopo
il trapasso
rivivremo
in una splendente dimensione.