ROMA – Stamattina in Consiglio dei Ministri potrebbe essere arrivato il decreto flussi per il 2005. è comunque presto per presentare le domande: il decreto diventerà operativo solo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, presumibilmente entro la fine di gennaio.
Secondo indiscrezioni raccolte dall’Ansa, oggi il governo avrebbe dovuto dare il via libera all’ingresso di 79.500 lavoratori extracomunitari. La quota comprenderebbe lavoratori subordinati (stagionali e non stagionali) e autonomi.
Il fatto che non ci sia traccia del decreto nel comunicato stampa rilasciato al termine del Consiglio dei Ministri non è indicativo. è prassi consolidata far arrivare in Gazzetta Ufficiale decreti flussi firmati un mese prima.
Se venisse confermata l’entità delle quote di cui parla l’Ansa, il governo avrebbe varato un provvedimento identico a quello del 2004, che ha aperto le porte a 50mila lavoratori subordinati stagionali e 29mila500 lavoratori non stagionali, tra subordinati e autonomi.
Del resto la Bossi Fini prevede che, se non ha presentato un decreto di programmazione entro il 30 novembre, il presidente del Consiglio può comunque emanare un decreto flussi, ma solo "nel limite delle quote stabilite per l’anno precedente".
Rimane naturalmente in gioco la carta dei lavoratori neocomunitari. Quest’anno due distinti decreti ne hanno fatti entrare 36mila, quasi sicuramente anche nel 2005 ci saranno decreti ad hoc. Secondo l’Ansa sarebbe allo studio un provvedimento che autorizza addirittura quasi 80mila ingressi dai nuovi paesi Ue, ma sono comunque anticipazioni da prendere con le dovute cautele.
Intanto, alle Direzioni Provinciali del Lavoro già si preparano all’ennesima corsa alle quote.
Ieri la Conferenza dei Dirigenti delle DPL dell’ Emilia Romagna ha deliberato che verranno accettate solo domande spedite per raccomandata. L’Ufficio Postale dovrà essere dotato di un’ affrancatrice che stampi data e ora dell’invio.
"In questo modo si eviteranno le situazioni indecenti degli scorsi anni", ci ha detto stamattina la dott. ssa Luisa Galasso della Direzione Regionale del Lavoro Emilia Romagna. "Al di là dei problemi di ordine pubblico, vogliamo evitare che migliaia di persone si mettano in fila al freddo giorno e notte".