ROMA – Il Natale, diceva Renato Pozzetto, "quando arriva, arriva?". Centinaia di migliaia di stranieri in Italia vorrebbero sapere anche quando finisce.
Nonostante la scarsa pubblicità da parte del Viminale, ormai è sicuro che chi è in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno può tornare a casa per le feste e poi rientrare in Italia esibendo il cedolino. Non è chiaro però il termine massimo del rientro.
Senza considerare che i "ritardatari" rischiano il respingimento alla frontiera, l’informazione è indispensabile per chi sta concordando in extremis le sue ferie con il datore di lavoro o cerca di prenotare un biglietto last minute, magari andata e ritorno.
Il problema è che il Ministero dell’Interno non ha indicato una data precisa. La circolare che autorizza i rientri col cedolino firmata dal direttore centrale dell’Immigrazione Alessandro Pansa limita il suo campo d’azione, citiamo alla lettera, "al periodo natalizio". Tutto qui.
Provate adesso a chiedere a chi vi sta intorno quando finisce il "periodo natalizio": le risposte saranno molto varie. è quello che succede in queste ore anche in diversi uffici della polizia di frontiera, dove, in mancanza di precisazioni dall’alto, ognuno sta interpretando a modo suo le parole del prefetto Pansa.
Dopo una quindicina di telefonate ad altrettanti valichi di frontiera della penisola, abbaimo segnato date che vanno dal 6 al 31 gennaio. E non vi nascondiamo che in qualche Questura ci hanno anche detto che non sapevano niente della circolare?
"Le feste finiscono con l’Epifania, e quindi il cittadino straniero deve rientrare il 6 gennaio, al massimo il 7" ci dicono alla questura di Brindisi. Basta però spostarsi al porto della cittadina pugliese perché la polizia marittima faccia slittare il termine al 20.
Il 20 gennaio è la data che ci indicano anche ad Ancona. Ma la spiegazione che ci danno è spiazzante: "Non abbiamo avuto indicazioni dal Ministero, ma pare che al telegiornale abbiano detto che si deve tornare entro il 20". La stessa data, ma senza aggiungere particolari, la danno all’Ufficio immigrazione della Questura di Napoli.
Al porto di Bari ci dicono che bisogna tornare "il 9, al massimo il 10 gennaio". Un certo margine se lo lasciano a Milano Malpensa: "Per noi le feste finiscono il 6, ma anche chi torna il 10 non dovrebbe avere problemi".
La Polmare di Trieste ha scelto il 10 gennaio come termine massimo: "Il 10 c’è il rientro a scuola anche per gli studenti – ci spiegano – quindi possiamo considerare che le feste di natale finiscono quel giorno". Stesso ragionamento lo fanno all’aeroporto di Fiumicino, anche se due giorni fa la pensavano diversamente, e indicavano il 6 gennaio come data per il rientro. Alla Polaria dell’aeroporto di Venezia va la palma per l’intepretazione più elastica della circolare: "Se il cittadino straniero rientra entro la fine di gennaio non ci saranno problemi".
Insomma, è caos. Non è dato di capire nemmeno se uscita e reingresso devono avvenire attraverso lo stesso valico. La circolare non lo specifica, e quindi a Milano Malpensa dicono che non è necessario. Ad Ancona e Trieste dicono invece che è indispensabile.
Fermiamoci qui. Meglio aspettare che piova dall’alto, speriamo al più presto, qualche precisazione.
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