Decreto flussiFame di quote? Accontentatevi degli avanzi…

ROMA – Chiamiamola pure "dieta Maroni". Per saziare imprenditori e famiglie affamati di nuovi flussi d’ingresso, il ministero del Lavoro distribuisce solo qualche avanzo.

Una circolare emanata poco più di un mese fa, ma stranamente ancora non pubblicata sul sito del ministero, ha diviso tra le Regioni italiane 600 ingressi del vecchio decreto flussi ancora inutilizzati. 111 posti sono riservati a cittadini tunisini, 136 a marocchini, 100 a egiziani, 40 a moldavi e 213 a lavoratori di altre nazionalità .

È ciò che rimane di un pacchetto di 1600 ingressi a suo tempo non distribuito per garantire una riserva di manodopera straniera ai cantieri delle "Grandi Opere" (strade, ferrovie, dighe e così via) finanziate dal governo.

Se avete già  indossato cappotto, sciarpa e guanti per mettervi in fila alla Direzione Provinciale del Lavoro, svestitevi e rimatevene tranquillamente a casa. I 600 ingressi verranno assegnati in base alle domande presentate alle DPL per il vecchio decreto flussi. Come per le quote già  distribuite, varrà  l’ordine di presentazione.

Nei corridoi del ministero si parla anche di un’altra ridistribuzione imminente. Pare che si tratti di ingressi (al massimo qualche centinaio) non utilizzati da alcune regioni, e quindi rimessi sul piatto nazionale.

Dovrebbero essere riservati a cittadini rumeni e filippini da assumere per lavori di cura. Per l’assegnazione, da fare sempre sulla base delle vecchie domande, si darebbe la precedenza a situazioni particolari, come può essere quella di un anziano non autosufficiente che ha bisogno di una badante.

Inutile prendersi in giro. Per quest’anno è poco realistico sperare in un nuovo decreto flussi e quindi si sta raschiando il fondo del barile. Vista l’entità  numerica degli avanzi, non sembra questa la risposta più adeguata a tutti quegli aspiranti datori di lavoro rimasti fino ad oggi a bocca asciutta.

Ad appena un mese dalla pubblicazione del decreto flussi 2004, Stranieri in Italia ne contava quasi centomila. Quanti di loro si contenderanno questi avanzi? Quanti sono andati già  a bussare alla porta del lavoro nero?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *