Alcuni spunti da considerare tratti dal diario pubblico di Robert Fripp del 1 ottobre 2004.

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– non ci è chiesto di cambiare questo comportamento: ci è chiesto di notarlo. Se tentiamo di cambiare questa espressione, per esempio, con un sorriso fisso e occhi immobili, ciò è lo stesso di ciò che si sta rimpiazzando. Per ora, osserviamo il nostro comportamento e notiamo le sue caratteristiche senza tentare di cambiare niente. Quando noi “meramente” notiamo, qualcosa è già cambiato.

: è un termine migliore. E questa è solo una strategia.
Talvolta la strategia appropriata è . La pausa di quiete prima di cena è per permettere alle energie attivate nella del giorno di sistemarsi, di trovare il loro posto.

: . Di fronte, forse, a duemila persone, sapere ciò di cui c’è bisogno non è abbastanza. Sapere aggiunto ad un’abilità con uno .strumento è più sostanziale, ma resta parziale senza una consapevolezza di ciò che si sta facendo. Un esempio ne è stato il (tecnica di tradizione flamenco, N.d.T.) con i Zum (un trio di ottimi chitarristi, N.d.T.). RF sa cos’è il , e può anche (pietosamente) provare a farlo. Ma quelli di Luciano hanno una consapevolezza e sono musicali.

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: Col tempo vediamo che siamo noi le persone che ci irritano: noi siamo la stessa persona. Poi, in maniera crescente l’irritazione ha una minore presa su di noi. C’è una tendenza a trattenere la nostra irritazione e la nostra negatività: ci fa sentire vivi! Essere liberi da ciò è una libertà considerevole. Parlando generalmente, se una persona segue una via di disciplina, nell’avere una pratica personale, questa libertà può essere acquisita in 12-14 anni, se praticata seriamente.

: Alcune persone la hanno apparentemente naturalmente, dalle condizioni favorevoli della loro nascita e dall’educazione. Quando ciò è una grazia naturale, la persona che irradia buona volontà potrebbe non essere capace di mostrare agli altri come praticare la buona volontà per loro stessi. ciò non è un ostacolo per indirizzare la buona volontà agli altri. Effettivamente, è più facile indirizzare buona volontà a quelli che non ci piacciono che a quelli che ci piacciono. Questa è una richiesta implicita sulle transazioni con quelli che ci piacciono: che noi piacciamo a loro in cambio. Indirizzare buona volontà a qualcuno che non ci piace è quindi più pulito, più schietto.

Selezione e Traduzione Antonio De Honestis

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Friday, 1st October 2004

13.57

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Tight lips & frightened eyes – we are not asked to change this behaviour: we are asked to notice it. If we try to change this expression, for example, with a fixed smile & unmoving eyes, this is the same as what it’s replacing. For, now, we observe our behaviour & notice its characteristics without attempting to change anything. When we "merely" notice, something has already changed.

Battle: struggle is a better term. And this is only one strategy. Sometimes, the appropriate strategy is to do nothing. The Quiet Time before dinner is to allow the energies activated in the day’s struggle to settle, to find their place.

Knowing & understanding: you can take understanding onstage. In front of perhaps two thousand people, knowing what is needed is not enough. Knowing plus an instrumental facility is more substantial, but remains partial without a feel for what is being done. An example was used of Luciano’s rasguedos with Zum. RF knows what a rasguedo is, and can even (pitifully) attempt it. But Luciano’s have a feel & are musical.

h. 20.02

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Irritation. In time we see that we are the person who irritates us: we are the same person. Then, increasingly irritation has a lesser hold on us. There is a tendency to hold onto our irritation and our negativity: it makes us feel alive! To be free of this is a considerable freedom. Speaking generally, if a person is in a way of discipline, of having a personal practice, this freedom may be acquired in 12-14 years, if practised seriously.

Goodwill. Some people have this seemingly naturally, by favourable conditions of their birth & upbringing. Where this is a natural grace, the person who radiates goodwill may not be able to show others how to practice goodwill for themselves. If we have an unpleasant nature, and dislike people this is no obstacle to sending goodwill to others. Actually, it is easier to send goodwill to those we dislike than to those we like. There is an implicit demand on transactions with those we like: to like us in return. To send goodwill to someone we dislike is therefore cleaner, more straightforward.

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