TORNA IN SCENA A ROMA

L’appuntamento è per , tra gli alberi di Cinecittà  Est, proprio tra quegli sprazzi di verde alle spalle degli Studi cinematografici.
Là , su un palco allestito tra mille difficoltà  nel Campo di calcio in cemento dell’ (in Via Rolando Vignali, 15), , provenienti da tutto il mondo, daranno vita ancora una volta all’happening teatrale , una vera e propria festa delle diversità , che si snoda tra sogno e realtà , favola collodiana e frammenti della poesia classica antica e moderna, melodie italiche e sfrenata musica rock, emozioni ed espressioni corporee tirate all’eccesso, dolci carezze materne e gridi laceranti dal manicomio.

Lo spettacolo è andato in scena a Roma già  cinque volte, in luoghi diversi e con allestimenti diversificati, a significare la difficoltà  e l’impossibilità  di replica di una , che vive degli stati d’animo storici, cronici e quotidiani dei suoi attori, nonchè della presenza e dell’assenza di taluni di loro.
L’happening, pur articolandosi in una serie di quadri successivi concatenati, è legato all’umore degli spettatori, che, qualora siano disponibili a lasciarsi coinvolgere nella propria specifica e peculiare diversità , possono provocare la deflagrazione della proposta teatrale, in infinite e indecifrabili schegge di sensazioni, turbamenti e gioie.

Oltre agli attori dell’, saranno in scena venti bambini bielorussi con gravi disabilità  psichiche e mentali, ospiti per un breve periodo dell’.
Dal 24 Maggio, è in svolgimento un organizzato da (www.yap.it) , una ong presente in oltre 40 paesi del mondo, da oltre 75 anni impegnata sui temi della pace, della giustizia e degli scambi giovanili.
Giovani provenienti da varie parti del mondo (Croazia, Montenegro, Francia, Stati Uniti, etc.) condividono per qualche settimana le proprie specifiche diversità  culturali, linguistiche, etniche, politiche, fisiche, psichiche e sensoriali.

Come sempre, tutte le azioni e le emozioni in scena verranno seguite, sottolineate, anticipate ed esaltate da una grande Orchestra, che suonerà  dal vivo.
Il gruppo di base è costituito dal gruppo giovanile emergente , vincitore di numerosi premi nell’ultimo anno (www.fonderia.biz), a cui si sono uniti per l’occasione alcuni musicisti solisti più anziani. I sette musicisti prestano la propria opera in maniera assolutamente gratuita e volontaria e hanno dimostrato nel tempo grande impegno ed attaccamento ai percorsi sociali e culturali proposti dall’.

Il nuovo happening teatrale godrà  anche della dolce e fruttuosa collaborazione di alcune ballerine brasiliane della famosa di Baixada Fluminense (periferia di Rio de Janeiro), che hanno provato a far "ballare" i bambini bielorussi e gli "imbranati" attori del Cavallo Bianco.
Il ebbe inizio dalle favelas brasiliane circa 14 anni fa, coinvolgendo in lezioni di danza circa venti bambini. Oggi, si contano 1200 ragazzi e adolescenti, con un’età  compresa tra i quattro e i venti anni. Con lezioni di danza classica e contemporanea, questi gruppi si distribuiscono in diverse aree degradate del Brasile. L’obiettivo è quello di educare i bambini, attraverso la danza e l’espressione corporea, alla riscoperta di se stessi e della gioia di vivere, indispensabili per modificare il difficilissimo contesto della realtà  in cui vivono. Alla parte educativa del , si affianca un’attività  eminentemente artistica, che si realizza attraverso il lavoro della , che si è già  proposta in diversi stati del Brasile, in Europa e negli Stati Uniti.

Il principio di base dell’ è quello della parità  assoluta tra le persone partecipanti alle varie attività  proposte: non esistono utenti ed operatori, ma semplicemente persone . La cultura è il bagaglio personale formato ed affinato dalle proprie percezioni sensoriali, dalle proprie difficoltà  fisiche o psichiche, dai propri percorsi politici o filosofici, dalle proprie storie familiari o personali, dai propri credi religiosi.
L’happening teatrale nasce all’interno della , che da oltre dieci anni (siamo alla Tredicesima Edizione) l’ propone alla città  di Roma, alla gente comune.
La manifestazione vuole essere una proposta-provocazione alla persona comune (sia essa impiegato o dirigente d’impresa, casalinga o atleta emergente, militare o volontario in servizio civile) a lasciarsi più spesso e più facilmente coinvolgere dalla diversità  degli altri, mettendo in gioco, senza paura di essere derisa, anche la propria specifica e peculiare diversità .
Si invita la gente comune a giocare, cantare e ballare, in una festa multiculturale e variegata dei colori di ciascuno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *