Nonna,
mi senti?
Ti chiamo
con la voce
ancora infantile
come quando
eri in vita.
Nonna!
Ricordo
quel tuo caldo viso
in cui si leggevano
segni di tanta esperienza,
e d’un’esistenza
or triste ora serena.
Nonna!
Rammento
il tuo sorriso
e quella tua voce
così cara,
così dolce e materna.
Rimembro
allorché la sera,
accostati in preghiera,
le tue mani
coprivano le mie
ed i nostri occhi
contemplano
il cielo stellato.
Dov’è ora quel volto?
Dove sono ora quel sorriso
e quella voce di nonna?
È tutto serrato
nel freddo d’una fredda bara
ed una lastra di marmo
ci separa.