Senza titolo

Ieri ho avuto molta difficoltà a stare nel gruppo rispetto alle altre volte, mi dava fastidio questo continuo sforzo da parte di Giovanni di attirare l’attenzione e la concentrazione. In alcuni momenti ho come la sensazione che non venga ascoltato da nessuno, anch’io mi perdo. Mi perdo quando cerco gli occhi degli altri e mi sfuggono, alcune volte non riesco proprio a vederli, perché è stato deciso di stare al buio e quindi la richiesta di uno sforzo maggiore.
Ieri Giovanni ha chiesto la comunicazione con lo sguardo senza muoversi. Per me è stato quasi impossibile perché mi sfuggivano quelli di Mauro e Paolo e ho apprezzato molto lo sforzo di Daniele, che è riuscito a entrarmi nell’anima, mi ha fatto quasi male, perché io gli sorridevo e lui era impassibile e cercavo di capire perché è triste? Perché non riesco carezzandogli le mani a tranquillizzarlo? In quel momento ho avuto un grosso bisogno di abbracciarlo, ma non era la regola del gioco e forse per paura non l’avrei fatto. Paura di cosa? Di mettersi in gioco e di essere invadente.

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