Nel corso delle giornate 15 e 16 novembre 2003, all’interno dei locali della Parrocchia San Gaspare del Bufalo a Roma, è stato organizzato dall?Associazione Il Cavallo Bianco, un Laboratorio di Espressione Creativa di tipo grafico – pittorico, condotto dall’artista pittore Marco Calì esperto in laboratori creativi per bambini, adolescenti e adulti.
All’iniziativa hanno aderito sopratutto bambini, e adolescenti. La maggioranza dei presenti aveva già sperimentato lo stesso metodo all’interno dei laboratori organizzati sempre dall’Associazione "Il Cavallo Bianco" nel corso delle stagioni invernale e primaverile. I ragazzi che hanno avuto un approccio al metodo espressivo creativo per la prima volta, in occasione del Laboratorio del 15 e 16 novembre, si sono integrati in modo adeguato, dimostrandosi propositivi da un punto di vista creativo.
Il lavoro è stato svolto in due giornate. Nel corso della prima è stato incentivato un lavoro prevalentemente a carattere individuale. Ai ragazzi è stata data la possibilità di scoprire gradualmente la capacità di esternare contenuti creativi personali, e di scoprire nuove tecniche grafiche o pittoriche. Si sono manifestate, inoltre, delle prime occasioni di interazione tra i bambini stessi. Alcuni di loro hanno realizzato un dipinto insieme e successivamente lo stesso contenuto è stato sviluppato attraverso una narrazione scritta, creando così una storia.
Ognuno di loro è stato seguito a seconda delle tecniche esecutive che venivano di volta in volta scelte e sperimentate, rispettando, soprattutto, il bisogno creativo personale. Sono stati seguiti, inoltre, i tempi di adattamento e di sviluppo delle idee creative di ognuno, che sono diversi non solo tra quelli di un bambino e quelli di un adolescente, ma anche tra "persona" e "persona", con o senza difficoltà .
Durante la seconda giornata di lavoro, da un punto di vista educativo, è stato possibile un migliore scambio relazionale tra i ragazzi e l’adulto responsabile del Laboratorio di Espressione Creativa, in quanto essi si mostravano fiduciosi delle esperienze conseguite il giorno prima, migliorando in questo modo, le capacità di attenzione e di ascolto nei confronti dell’adulto.
In questo modo è stato possibile creare una sorta di direttivo in cui i ragazzi stessi erano propensi per autogestire le proprie idee creative, nel senso di proporle agli altri, selezionarle, e infine correggerle se necessario.
Una buona parte della giornata è stata dedicata alla realizzazione di una storia con la partecipazione di tutti i membri del gruppo, compresi quelli di madrelingua straniera, presenti all’interno del Laboratorio di Espressione Creativa. L’evoluzione e l’interpretazione della storia ha seguito tre fasi ben precise. La prima fase è stata caratterizzata dall’ideazione spontanea della storia, nel tentativo di integrare le diverse idee personali. La storia è stata rivista e corretta più volte, ogni volta che i ragazzi trovavano una nuova idea, o scorgevano una discrepanza all’interno della storia stessa, con o senza l’intervento dell’adulto. La seconda fase è stata caratterizzata dall’interpretazione mimata della storia. Anche in questo caso l’interpretazione gestuale spontanea dei ragazzi è stata accolta e integrata seguendo un ordine coreografico molto semplice e parallelo all’evoluzione narrativa della storia stessa. Mentre durante la terza fase i ragazzi hanno realizzato una interpretazione grafico-pittorica delle varie scene della storia. Alla fine della giornata è stata fatta una rappresentazione teatrale dell’intero evento sia mimico che scenografico accompagnato da una voce recitante, alla presenza di un pubblico.
Quest’esperienza prova come sia importante agevolare il bambino, l’adolescente (così come anche l’adulto) affinché possa migliorare la fiducia in se stesso, e prendere coscienza dell’idea di essere capace di fare e di muoversi attraverso l’atto creativo, il quale, infatti, permette il manifestarsi e l’evolversi del mondo interno della "persona" a prescindere dalla situazione soggettiva.