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Fonderia
Fonderia (Biz, 2002)
18 novembre 2003

L’improvvisazione e l’esplorazione contrassegnano l’esprit musical della Fonderia, quartetto romano che miscela in forma squisitamente strumentale i linguaggi jazz e rock con svincoli funky, schegge di psichedelia, coloriture etniche e garbate infiltrazioni elettroniche. Una brillante fusione multi-stilistica che rende piena giustizia al nome.

Attiva dal 1994, la Fonderia ha inciso ufficialmente nel corso del 2002 il suo primo ed omonimo album. Il disco, che si lascia alle spalle una nutrita serie di cd demo, ha ricevuto un’ottima accoglienza nelle radio alternative di Roma e Lazio e buone recensioni sulle pagine della stampa nazionale. L’intensa attività  live e le numerose autoproduzioni hanno permesso infatti ai quattro musicisti di sdoganare ben al di fuori dei perimetri romani.

Grazie alla prestigiosa e voluminosa strumentazione, la Fonderia realizza smisurate tele sonore con tonalità  autunnali, notturne, campestri, scintillanti o speziate, a seconda dell’umore del brano. Dove non ve l’aspettate ci sono tragitti nuovi e inattesi che vi possono stupire.

Nel giardino di Dubbio II si possono ad esempio recidere i fiori selvatici che sanno di King Crimson e subito dopo posare lo sguardo sugli orizzonti sereni di Deep Blu. C’è poi la romanità  multietnica di Piazza Vittorio e quella popolare di Tevere. E poi ancora i giochi di equilibrio tra synth ed acustica, vintage e aggiornamenti tecnologici che governano con paritaria autorità  l’intero lavoro.

Chiude la scaletta la poderosa immobilità  di Statico che va a perdersi in qualche galleria dell’underground capitolino. Fatevi sorprendere dal finale nascosto e mettetevi comodi, ben disposti a sentirvi parte di un’umanità  sotterranea e proseguite il viaggio.

Ma un momento, prego. Ho ancora un paio di carte da giocare. Dovete sapere che il combo jazz-rock interagisce anche con altre forme d’arte. I live set sono spesso accompagnati dalle performance di improvvisazione pittorica del gruppo Kadmoon, composto da Francesco Nespola e Francesco Pannuzza, autori tra l’altro del bellissimo booklet unito al cd.

Nell?edizione 2001 del festival "Rimusicazioni" di Bolzano, la Fonderia ha sonorizzato inoltre alcune pellicole dei fratelli Lumière e di Man Ray, aggiudicandosi il premio per la migliore musica originale abbinata ai film muti.

L’ottimo exploit ha trovato un seguito anche in quel di Aosta, dove nell’agosto 2003 hanno ricevuto il primo premio nella Sezione Giovani di ?Strade del Cinema – Festival Internazionale di Cinema Muto Musicato dal Vivo? con la colonna sonora scritta per My WifÈs Relations di Buster Keaton. Ma più delle parole vale, come sempre, l’ascolto di alcuni estratti in Mp3 che troverete nel loro sito.

Line-up:
Emanuele Bultrini – electric, acustic & e-bow guitar, zither, tenor flute, samples.
Federico Nespola – drums, loop, samples, live electronics.
Luca Pietropaoli – double bass, trumpet, flugelhorn.
Stefano Vicarelli – piano, fender rodhes, korg synthesizer, hammond C3, clavinet, moog, minimoog, theremin, mellotron, samples.
Additional musicians:
Dj Mada in Tevere e Chris Blazen in Statico.

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