Senz’altro un conciso saggio su cui riflettere e che, addirittura, per chi lo trovasse interessante, suggeriremmo di rileggere di tanto in tanto.
Una piccola curiosità : nell’edizione originale in vinile l’opera era incorniciata in una cartolina postale, un formato molto simpatico per un lavoro così impegnativo.
Let The Power Fall
I
1 One can work within any structure.
2 Once one can work within any structure, some structures are more efficient
than others.
3 There is no structure which is universally appropriate.
4 Commitment to an aim within an inappropriate structure will give rise to
the creation of an appropriate structure.
5 Apathy, ie passive commitment, within an appropriate structure will
effect its collapse.
6 Dogmatic attachment to the supposed merits of a particular structure
hinders the search for an appropriate structure.
7 There will be difficulty defining the appropriate structure because it
will be allways mobile, ie in process.
II
8 There should be no difficulty in defining aim.
9 The appropriate structure will recognise structures outside itself.
10 The appropriate structure can work within any large structure.
11 Once the appropriate structure can work within any large structure,
some larger structure are more efficient than others.
12 There is no larger structure which is universally appropriate.
13 Commitment to an aim by an appropriate structure within a larger,
inappropriate structure will give rise to a large, appropriate structure.
14 The quantitive structure is affected by qualitative action.
III
15 Qualitive action is not bound by number.
16 Any small unit committed to qualitative action can affect radical
change on a scale outside its quantitative measure.
17 Quantative action works by violence and breeds reaction.
18 Qualitative action works by example and invites reciprocation.
19 Reciprocation between independent structures is a framework of
interacting units which is itself a structure.
20 Any appropriate structure of interacting units can work within any
other structure of interacting units.
21 Once this is so, some structures of interacting units are more efficient
than others.
LASCIA CHE IL POTERE CADA
I
1 Si può lavorare in qualsiasi struttura.
2 Quando si può lavorare in qualsiasi struttura, alcune strutture sono più efficienti di altre.
3 Non c’è struttura che sia universalmente appropriata.
4 L’impegno per uno scopo entro una struttura inappropriata darà nascita alla creazione di una struttura appropriata.
5 L’apatia, cioè l’impegno passivo, entro una struttura appropriata causerà il suo collasso.
6 L’attaccamento dogmatico ai supposti meriti di una particolare struttura ostacola la ricerca di una struttura appropriata.
7 Ci saranno difficoltà nel definire la struttura appropriata perché è sempre mobile, cioè in divenire.
II
8 Non ci dovrebbero essere difficoltà nel definire lo scopo.
9 La struttura appropriata riconoscerà strutture fuori da essa stessa.
10 La struttura appropriata può lavorare in qualsiasi grande struttura.
11 Quando la struttura appropriata può lavorare entro qualsiasi grande struttura, alcune strutture più grandi sono più efficienti di altre.
12 Non c’è struttura più grande che sia universalmente appropriata.
13 L’impegno ad uno scopo per mezzo di una struttura appropriata entro una più grande, struttura inappropriata darà nascita ad una grande, struttura appropriata.
14 La struttura quantitativa è influenzata dall’azione qualitativa.
III
15 L’azione qualitativa non è limitata dai numeri.
16 Qualsiasi piccola unità impegnata all’azione qualitativa può causare un cambiamento radicale al di fuori della sua misura quantitativa.
17 L’azione quantitativa lavora per violenza e provoca reazione.
18 L’azione qualitativa lavora per esempi ed invita allo scambio.
19 Lo scambio tra strutture indipendenti è una rete di unità interagenti che è essa stessa una struttura.
20 Qualsiasi struttura appropriata di unità interagenti può lavorare entro qualsiasi altra struttura di unità interagenti.
21 Quando è così, alcune strutture di unità interagenti sono più efficienti di altre.
Traduzione: Antonio De Honestis