Dal diario di Roberto

Cominciavo già da allora.
Tutte le mattine il pulmino passava prima a prendere me poi lei e gli altri.
Tutte le mattine era una lotta per tenere occupato il suo posto.
Quando arrivavamo all’asilo ci mettevamo ogniuno nei ripsettivi posti, e quando la campana suona uscivamo in giardino e stavamo sempre attaccati.
Stavo dalle suore.
Una volta stavamo in corridoio tutte due sai come so’ le gallinelle andavammo in bagno mica perché dovevamo fare qualcosa, siamo andati la ci siamo chiusi dentro e li’ ebbero inizio le danze dei veli senza abiti, dopo 2O minuti tornammo in classe giocavo sempre con lei, quando suonava la campana per il pranzo la suora ci faceva mettere vicini anche quando tentavano di staccarci.
All’epoca ero carino, dolce e simpatico, mi sono guastato crescendo.
Quando andavo a giocare andavamo sempre dietro ai cespugli lei era la mia amica ideale e quando dovevamo andare a casa ci prendeva il magone.
Ricordo che quando andavo alle elementari portavo sempre una cucchiarella perché avevo il terrore che gli altri mi menassero, difatti non andavo mai solo, m’accompagnava i miei oppure mia nonna e anche i miei vicini, quando non poteva nessuno non ci andavo per niente.

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