LA TESTIMONE:
Spesso non è facile prendere coraggio e scrivere.
In questo momento faccio una violenza su me stessa perché devo fare uno sforzo per verbalizzare ciò che ho sentito in quell’oretta passata in teatro, lo faccio perché so che quanto sto per scrivere aiuta me stessa e chi mi ascolta.
Martedì mi ha colpito in maniera particolare Sebastiano e Fortunato.
Sebastiano ha ricordato la sua infanzia in un collegio, quando giocava con dei bambini. Ho avuto la sensazione di vederlo proprio perché nonostante i suoi capelli bianchi e ancora così.
Fortunato, anche lui ha ricordato i giuochi della sua infanzia, ma ciò che mi ha colpito, non subito ma dopo, quando siamo usciti del teatro, è quando ha detto che era un modo di staccarsi dai problemi di tutti i giorni. Ha precisato: "Sto attraversando un brutto periodo". In quel momento mi ha solo colpito, ho pensato: "Chi è che non ha problemi?", ma stavo serena e dopo mezz’ora non lo ero più, perché ho ricevuto una notizia che mi ha turbato in maniera molto forte, anche se non era personale.
Il mio sforzo in questo momento è fare proprio quello che ha fatto Fortunato: cercare di liberare la mente per verbalizzare e godermi quell’atmosfera, che si era creata dentro il teatro, che si è arricchita con la voce di tutti, con i propri sentimenti, anche quelli di chi non li condivide.
Liberare la mente però non vuol dire che mi stacco dalla realtà . Credo al contrario, perché anche non pensandoci li trasmetto ancora di più e ognuno di noi li percepisce, anche se non conosce il disagio o anche lo star bene dell’altro. Il corpo parla, trasmette tante emozioni e dà energia a chi sta fuori. Nel nostro caso, come dice Fabrizio, voglio e dobbiamo fare un bel lavoro. Sono sicura che sarà così, perché il nostro gruppo a me, anche solo in un’ora, mi ha trasmesso non so cosa di preciso, ma erano emozioni ed è ciò che faremo il 18 marzo.
"In un villaggio dal nome un po’ strano viveva Geppetto, il bambino vecchietto. Vi chiederete di questo il perché e io vi racconto.
Questo villaggio si chiama Verità e Geppetto questo lo sa. Geppetto è vecchietto perché la sua vita è stata molto dura fin dalla sua nascita, viveva in una capanna vicino al mare e la sua mamma morì molto giovane, il suo papà si prese cura di lui stando sempre in mezzo al mare perché era un pescatore.
Il padre passava le ore, tante e poi tante, aspettando che qualche pesce abboccasse per nutrire il piccolo Geppetto. Così trascorsero gli anni finchè Geppetto si trovò solo, triste e vecchio, senza nessuno.
Il villaggio non offriva molto, chi poteva scappava lontano. Lui decise di stare là per non abbandonare le sue origini, ma un giorno pensò che andare per una volta con la barca un po’ più lontano in fondo non c’era niente di strano, così si decise e partì.
Per la prima volta nella sua vita fu molto felice perché incontrò una vecchia balena. Tutti dicevano: "povero Geppetto", perché erano convinti che non sarebbe tornato più, ma proprio lei, la balena blu, da una tempesta lo tiro su, portandolo sulla riva, dove si arenò.
Quando Geppetto si svegliò, con una grossa rete la riportò nel mare e la balena, per ringraziarlo, gli offrì in dono un piccolo grillo d’oro, che aveva custodito per tanto tempo nella sua grossa pancia. Così, con uno schizzetto, la balena lo salutò. Allora Geppetto decise di stare per sempre nel villaggio della Verità . Aveva il dono della balena e pensò: "Cosa posso fare con un grillo d’oro?". Proprio mentre la sua mente pensava a tutto ciò, il grillo parlò: "Caro Geppetto, sono proprio io, il tuo amichetto, e sarà sempre qua per esaurire ogni tuo desiderio. Proprio mentre il grillo parlava, Geppetto si spaventò e cadde a terra e il suo corpo si rannicchiò e, come per magia, si addormentò. Così il grillo parlante diventò invisibile e, quando Geppetto si svegliò, pensò di aver fatto solo un brutto sogno.
(?..) Ma il gatto e la volpe, che stavano lì a guardare, pensarono: "Povero Vecchio, in questo Villaggio della Verità tutto questo non succederà , ma nel suo cuore c’è tanto amore. Noi veniamo da paesi lontani e sappiamo qual è la verità , la solitudine à in ogni realtà , ma nei suoi sogni Pinocchio vivrà ".