Recensione della quindicesima puntata di "Attraverso lo Specchio", per i 40 anni della Comunità  di Capodarco romana

Nel 1975, ben 40 anni fa, iniziava la grande avventura della Comunità  di Capodarco di Roma, costola della stessa Comunità  nata nel 1966 a Fermo nelle Marche, con l’intento di affrancare le vite di molti disabili dalla piaga dell’assistenzialismo, per dargli una piena dignità  di vita, tramite il fornire loro gli strumenti per costruirsi una vita indipendente, dalla vita personale, alla vita sociale e lavorativa, nascevano i primi corsi di formazione, i primi contatti con il mondo del lavoro, i primi inserimenti lavorativi, nascevano le cooperative sociali.

Ospite in studio l’On. Augusto Battaglia, uno dei più importanti testimoni di questo percorso di emancipazione, per l’occasione del quarantennale della sua fondazione la Comunità  ha organizzato per oggi, presso la Sala Tirreno della Regine Lazio, un Convegno, per celebrare i tanti risultati ottenuti e per considerare insieme le prospettive future, ospiti lo stesso Battaglia, il vicepresidente della Regione Massimo Smeriglio, rappresentanti di varie associazioni, tra i quali Dino Barlaam presidente della FISH Lazio (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
L’On. Battaglia nel suo intervento ha voluto ricordare la legge 68/99, della quale è stato uno dei principali autori, l’importanza della sua portata, ma anche la sua non applicazione pratica. Sia l’amministrazione pubblica che il settore privato sono in debito, secondo i parametri della legge, rispetto all’obbligo, ha voluto sottolineare che di obbligo che si tratta, che è prescritto dalla legge stessa di dover assumere una certa percentuale di disabili nel proprio organico totale.

Nell’ambito del progetto "Girovagando", la Cooperativa Matrioska sta perlustrando il territorio laziale alla scoperta delle tradizioni, della storia, dei sapori delle località  della nostra Regione, in questa puntata, appunto, ospiti della trasmissione, alcune persone del Comune di Fiamignano, nel reatino, tra cui il consigliere comunale Paolo Valente, che si è detto lusingato di poter partecipare ad iniziative di portata sociale e culturale come queste, portando i saluti del Sindaco del paese, contestualmente, un altro ospite di Fiamignano ha presentato quello che per il paese è un orgoglio negli ultimi anni, una produzione agricola locale degli altipiani di Rascino, sui 1.150 s.l.m., le lenticchie. Questa produzione, descritta dall’imprenditore agricolo Armando Massimetti, è molto curata, completamente biologica e sostenibile, non utilizza pesticidi o diserbanti, completamente ecologica, di un prodotto di ottima qualità , una lenticchia di piccole dimensione che si cuoce abbastanza in fretta (solo 15-20 minuti di bollitura), la cui commercializzazione è in via di perfezionamento, ma a breve sarà  facile reperirla tramite una locale cooperativa sociale.

Patrizia Bernardini, attrice, ha presentato il monologo Merinia, ispirato all’opera di Alda Merini la poetessa milanese, che sarà  in scena domani e dopodomani al Teatro Golden di Roma, il testo è stato scritto da Gaia Gentile, liberamente tratto dagli scritti della Merini, come a segnare un fil rouge tra la poetessa e la regista, tra la regista e la Bernardini che interpreta il ruolo del personaggio alla ricerca di se stessa, alla ricerca della poesia, il tutto con le musiche originali, anche esse composte all’uopo da Giuseppe Camozzi.

Sempre per restare in tema di poesia, ospite in studio la poetessa professionista Lucianna Argentino, che ha letto, per il piacere del pubblico e dei presenti, due sue poesie inedite, dando un tocco di delicatezza e di sensibilità  ad un audience spesso aberrato da talk show e format di tutt’altra portata.

Per la musica, sempre da Fiamignano, il giovane cantautore mancino Carlo Valente, ha presentato alcune canzoni dalla sua collection, sua unica pubblicazione finora, dal nome "Collezioni", il suo stile, si accompagna con la chitarra, ricorda un pò il vecchio De Gregori, melanconico e rabbioso, a tratti riflessivo, ma ha in cantiere un nuovo lavoro e a noi non resta che augurargli un grosso in bocca al lupo per la sua futura carriera.

Antonio De Honestis

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