Sedicesima puntata di "Attraverso lo Specchio", forti contenuti sociali e impegno civile

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Presenza significativa stavolta quella dei soci lavoratori della Cooperativa 29 Giugno di Roma, molti gli ospiti del loro gruppo in studio, una cooperativa che interviene fattivamente per la riabilitazione ed il reinserimento di carcerati e/o ex, tramite il lavoro civile all’interno del tessuto territoriale romano. Rilevante la testimonianza di alcuni di loro, persone che hanno passato molta della loro vita reclusi, ma che, grazie anche al senso costituzionale della pena detentiva come recupero e non come punizione, senza libertà , che ora, con sacrificio ed abnegazione si rifanno una vita, mostrando gratitudine alla cooperativa che li supporta quotidianamente nell’affrontare il duro riadattarsi alla normalità , persone ora libere, o in procinto di diventarle, che possono guardare al loro futuro con più fiducia e con riscatto. A riguardo la cooperativa Matrioska, coadiuvata dai ragazzi di un liceo romano, ha prodotto un video-testimonianza con interviste ad alcuni lavoratori, dove gli stessi eloquentemente spiegano la durezza dell’esperienza e la gioia del riavere una vita per loro.

Non è un caso che tra gli ospiti ci sia anche Cittadinanzattiva, rappresentata dalla signora Laura Liberto, l’associazione sta raccogliendo infatti delle firme per una legge di iniziativa popolare per modificare la legge riguardo a tre temi che inciderebbero sull’affollamento delle carceri e sul miglioramento delle condizioni per i reclusi, la petizione si chiama "3 Leggi per la Giustizia e i Diritti", le tre leggi riguardano l’istituzione della pena della tortura, oggi non prevista dall’ordinamento penale, i diritti dei detenuti, oggi abusati, e la depenalizzazione dei reati per droga, per i quali ora le carceri sono sovraffollate, chi vuole può sottoscrivere la causa al loro sito dedicato: http://www.3leggi.it

Tema toccante ancora in questa puntata quello del dramma dei clandestini che muoiono nel Mediterraneo nella speranza di una nuova vita in Europa nei barconi della morte, c’erano tra gli ospiti Emanuele Bocci e Irene Paoletti che hanno presentato un estratto del loro lavoro sul tema, musiche del cantautore maremmano, testi dell’attrice tratti dal libro di Giovanni Maria Bellu "I fantasmi di Porto Palo", il loro spettacolo "Abissi Clandestini" sarà  in scena da gennaio prossimo, riguardante il tragico naufragio nel Canale di Sicilia nel 1996, ancora oggi avvolto nel mistero.

Parent Project è un’associazione che si occupa dei bambini malati di distrofia di Duchenne e
Becker , una malattia congenita molto debilitante, Nicoletta Madia era in studio a presentare il loro lavoro di volontariato, lavoro che punta ad aiutare le famiglie di questi bambini, un lavoro che svolgono con gioia e soddisfazione, invitando gli ascoltatori a promuoversi per l’aiuto (http://parentproject.org/italia).

Dieci gli elementi dell’Orchestra Malancia che ha presentato la propria musica ad intervallarsi nel corso del programma, quasi ad accompagnare lo svolgersi delle argomentazioni in studio, proponendosi con un folk nostrano dal vaghi tratti naif, con strumenti popolari che variano dalla fisarmonica, alla chitarra, al flauto dritto, al tamburo, musiche tradizionali del remoto folk mediterraneo e loro nuove composizioni sul tema.

E sempre riguardo l’arte, in studio la presenza della fotografa auto-didatta Mariangela Forcina che ci ha affascinato con i suoi reportage sociali dal mondo, viaggi che la stessa fa di frequente, immergendosi nelle atmosfere e nelle culture dei luoghi, catturando momenti e paesaggi dei posti che solo l’occhio attento dell’artista sa cogliere, un’artista alla quale vanno i nostri auguri.

Puntata ricca appunto, ma non possiamo dimenticare il piacere che ci ha fatto ricevere la telefonata di Andrea Venuto, risentire la sua voce dopo la malattia un conforto per tutti, a lui vanno gli auguri di tutti noi, e chissà  che in una di queste due puntate che ci separano dalla fine della serie, possa tornare a salutare il pubblico, in studio.

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