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La puntata si apre a sorpresa con una pantomima parodistica sul nuovo Papa inscenata dal conduttore Sansone – di spalle – con le braccia aperte a mo’ di Pontefice, una scherzosa maniera di promuovere le attività della Cooperativa Matrioska ed il loro lavoro.
Entrando nel vivo della trasmissione si fanno notare gli Smoke Jack, capitanati da Andrea De Luca, propongono musiche da loro composte, stavolta senza il supporto ritmico del loro batterista, assente per motivi tecnici, un gruppo che sorprende per la loro giovane età , non sono ancora maggiorenni, che ricorda un po’ i gruppi inglesi degli anni ’70, che si formavano nei College (ricordiamo i Genesis), un gruppo, gli Smoke Jack, al quale vanno i nostri incoraggiamenti per un futuro di successo.
La puntata comunque si connota dedicata alle tematiche dell’immigrazione, d’altronde la Cooperativa opera a Roma, città italiana con più immigrazione, d’altronde la Cooperativa è formata in maggioranza da giovani bielorussi, ospite in studio l’attore regista Amin Nour e la sua compagnia di film-maker Baburkaproduction, un nero nato in Italia, immigrato di seconda generazione che nei suoi lavori abbraccia a tutto tondo il tema, oggi molto vivo, dell’integrazione socio-culturale delle varie etnie, in una nuova società che si fa sempre più multiculturale e diversificata.
Poi un video riguardo ad un imprenditore indiano che da poco è gestore di una pompa di benzina a Roma, intervistato dai ragazzi della Cooperativa, del quale noterei il bizzarro modo di aver imparato la nostra lingua, magari la grammatica lascia a desiderare, ma il linguaggio era sorprendentemente eloquente, come pure la telefonata in diretta della regista Maura Delpero, mentre la regia mostrava parti di un suo film-documentario sull’immigrazione, in questo caso dalla Moldavia, ex URSS.
Sansone, accompagnato dall’immancabile e simpatico Andrea Venuto, ha voluto spezzare una lancia a favore dei nostri immigrati, auspicandosi che, a breve, chissà , con la nuova legislatura, gli stranieri in Italia possano avere gli stessi nostri diritti di cittadini, come il diritto di voto almeno alle amministrative.
Riguardo la caratteristica artistico-culturale del programma, notiamo alcuni documentari brevi di interviste a noti personaggi del cinema, come Andrea Camilleri, noto per Montalbano in TV, la famosa e bella Maria Grazia Cucinotta, e la testimonianza umile dello sceneggiatore Stefano Rulli, un uomo che si è fatto da sè.
La trasmissione si conferma per cui, come nelle parole dell’ideatore Sansone, un ricco "varietà sociale", forse l’unico nella Tv italiana, che raccomandiamo di seguire anche nelle prossime settimane.