Sul libro:
Dall’autore ampiamente acclamato de “Il Lavoro delle Nazioni” e de “Il Futuro del Successo”, uno dei più grandi pensatori americani di economia e di politica e anche distinto funzionario pubblico in tre amministrazioni americane, un libro all’avanguardia sull’attrito tra il capitalismo e la democrazia.
Il capitalismo della metà del ventesimo secolo si è trasformato in capitalismo globale, e il capitalismo globale – alimentato velocemente, basato sul web, e capace di trovare e fare quasi tutto, quasi dappertutto – è diventato supercapitalismo. Ma, come Robert B. Reich rende chiaro in questo libro che apre gli occhi, mentre il supercapitalismo sta funzionando magnificamente bene per ingrandire la torta economica, la democrazia – in dovere di avere cura di tutti i cittadini – sta diventando sempre meno effettiva sotto la sua influenza.
Reich spiega come l’ampliarsi delle disuguaglianze di entrate e ricchezza, aumento della precarietà lavorativa, e il diffondersi degli effetti del riscaldamento globale sono i risultati logici del supercapitalismo. Egli ci mostra perché le compagnie, combattendo più che mai per mantenere le loro posizioni competitive, sono divenute sempre più coinvolte nella politica; e come i cittadini medi, in cerca di grandi affari e investendo nei mercati azionari mai come ora, sono sempre più riluttanti ad aspettare i loro interessi se ciò significa sputare nel piatto dove mangiano. L’autore rende chiaro come i mezzi tradizionali usati per intervenire sui problemi sociali dell’America – tasse giuste, educazione pubblica ben fondata, sindacati dei lavoratori – siano appassiti col fiorire del supercapitalismo.
Reich descrive un corso chiaro di un capitalismo vibrante e di una concorrente, ugualmente vibrante democrazia. Afferma con forza che le sfere degli affari e della politica debbano essere tenute distinte. Auspica una fine della farsa legale che le compagnie siano cittadini, anche che le compagnie possano essere “socialmente responsabili” se non quando le leggi definiscano i bisogni sociali. Reich spiega perché dobbiamo cessare di trattare le compagnie come se fossero persone – e dobbiamo quindi abolire la tassa sulle entrate delle compagnie e tassare invece gli azionisti, considerare colpevoli di condotta criminale gli individui piuttosto che le compagnie, e non aspettarsi che siano “patriottiche”. Perchè, come dice Reich, solo le persone possono essere cittadini, e solo i cittadini possono essere autorizzati a partecipare nelle scelte democratiche.
Traduzione di Antonio De Honestis