IL LIBRO DELLA MIA VITA – PALPITO DI VITALA FANTASIA SUPERA LA REALTA’ DA UNA CITTADINA QUALSIASI – NOSTALGIA D’INFANZIAE’ COME UNA CORSALA MIA INFANZIA SULLE ALI DEI SOGNIECO DI RAGGI LUNARI – IL CIELO CONFINA

Come tutti gli altri hanno composto
il libro della propria esistenza,
con il duro lavoro.
Così anch’io, disabile,
ho formato il libro della mia vita,
con le vibranti poesie.

Persino
oltre il trapasso
resta, perennemente,
il palpito di vita
e nel contempo di compianto
dentro il cuore dell’umanità.

Nella nostra vita odierna
la fantasia supera la realtà
d’ogni giorno
e c’induce ad affrontare
tutto ciò ch’è difficoltoso,
stanco e cupo
con più poesia e musica
nelle vene.

Senza fantasia,
il nostro cuore,
sarebbe privo di sole
ed oppresso di tristezza e di pianto.
Io ricordo pure mia nonna
con tanta solare fantasia,
ed ogni giorno, ancora, le sorrido.

Si sa, il Natale è alle soglie, dottoressa!
Io, Le sono vicina, col cuore,
nel Suo responsabile incarico d’assessorato
e nel Suo lavoro di medico.
Le auguro di restare
sia in Comune, sia in Ospedale
ancora tanti anni.
Io, tetraparesi spastica,
non posso fare nient’altro
che essere, umilmente, curata
dalle Sue mani
e dalle mani dei Suoi onesti colleghi.
Ma sono anche una Sua qualsiasi cittadina
che Le vuole molto bene
e Lei non riuscirà mai ad immaginare
quanto sia profondamente orgogliosa di Lei,
di averLa conosciuta
e di quanto apprezzi i Suoi ideali, così fortemente, politici.

Ho nostalgia d’infanzia.
E’ una nostalgia profonda ed invisibile,
una nostalgia d’innocenza perduta,
di vizi di mamma,
di canzoncine paterne,
di profumi giocosi,
di favole di nonna.

Ma, in fondo, al mio cuore,
nonostante le avversità
e le lotte quotidiane
che la vita, si sa,
non mi ha risparmiato,
conservo sempre immutati
lo splendore del sole
e della vibrante poesia.

La vita,
dalle soglie della nostra nascita,
è come se fosse una corsa
che sembra non finisca mai.

Da bambina,
ho saltato alla corda.
Ho partecipato
ai giochi
di nascondino.
Ho corso
tra i lunghi filari d’alberi.
Mi sono rotolata
sui prati,
schiacciando erba e fiori.
Ho sfiorato
il ghiaccio sui pattini,
vedendomi vincitrice.

Ho giocato
come una qualsiasi creatura?
Sì, ma, solo sulle ali dei sogni
grazie alla mia espansiva fantasia…
…e la mia infanzia
è stata consapevolmente
ed ugualmente serena.

La sera,
all’eco di raggi lunari,
io vibro di sonore poesie.
Mi sento chiamare e rapire
da un mondo di sublime incanto.

Il mattino,
trascrivo sul foglio elettronico
le sorprendenti rime
che l’eco dei raggi di luna
ha dettato al mio instancabile intelletto.

Il cielo confina
con la nostra forza solare
di vivere e di lottare
per i nostri ideali.
Confina
coi nostri sogni interiori
che non terminano all’alba,
e li rende salutari
come una dolce medicina
che margina ogni profonda ferita.

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