La sonora poesia
è fiorita in me,
in una giornata di primavera,
non dal mio handicap fisico,
ma dal pulsare veloce
del mio sangue vermiglio.
Nel materno grembo
frollavo allegramente,
con tutta la naturale normalità,
imperatrice, sovrana e padrona,
unita alla mia gemella.
Chi, veramente, ama
vede tutto
con gli occhi profondi del cuore,
con gli occhi puri dell’amore.
Ho le ali tarpate
dalla mia cronica spasticità fisica,
ma posso ugualmente volare,
con le ali innate della mia solare fantasia.