L’appuntamento è a Roma per alle , presso (Via Rolando Vignali, 15).
È promosso dalla e dal , organizzazioni che gestiscono il nuovo e si inserisce nel filone di interventi di animazione sul territorio che intende proporre oltre il Call-Center e il Portale Internet.L’iniziativa viene sviluppata nell’ambito del , promosso dalla , con il finanziamento del . In particolare, per quasi un mese, quasi ogni giorno, nell’ambito del , sta conducendo un interessantissimo , a cui stanno partecipando tutte le persone che saranno in scena per l’happening teatrale.
L’iniziativa si inserisce all’interno della manifestazione , in svolgimento sul territorio del X Municipio , con il patrocinio della .
, concluderanno un percorso di antropologia teatrale durato circa cinque anni, dando vita all’, una vera e propria festa delle diversità, che si snoda tra sogno e realtà, favola e frammenti della poesia classica antica e moderna, melodie italiche e sfrenata musica rock, emozioni ed espressioni corporee tirate all’eccesso, dolci carezze materne e gridi laceranti dal manicomio.
Uno dei progetti nati dalle viscere del percorso teatrale è il , progetto di cooperazione decentrata tra Italia e Bielorussia finalizzato ad offrire un’alternativa valida all’internamento psichiatrico, alla strada e alla microcriminalità.Il proporrà percorsi di deistituzionalizzazione, attività di creatività ed espressività teatrale, workshop di orientamento e preformazione professionale, integrazione sociale, culturale e lavorativa di ragazzi con disabilità psichica.
La sfida teatrale è lanciata ancora una volta dall’ di Roma e dal suo gruppo-base costituito da attori disabilità psichica.
Sono persone che hanno fatto esperienze teatrali importanti e innovative da diversi anni. Ad esempio, nel 1998, hanno portato al mitico di New York, sotto gli occhi della stupita , uno spettacolo sulla pedofilia diretto da , con il quale hanno vinto il premio americano annuale per la migliore recensione teatrale su Internet.
Oltre agli “intensi” attori dell’Associazione romana, saranno , che sono stati inseriti da diversi anni nei programmi italiani di accoglienza dei gruppi provenienti dalle zone colpite dalla catastrofe di Chernobyl.I ragazzi bielorussi sono considerati “gravissimi” dalle Autorità Sanitarie Bielorusse e rischiano entro pochi anni, ancor prima della maggiore età, di essere rinchiusi a vita in strutture psichiatriche.
Come sempre, tutte le azioni e le emozioni in scena verranno seguite, sottolineate, anticipate ed esaltate da una grande Orchestra, che suonerà dal vivo. Il gruppo di base è costituito dal gruppo giovanile emergente , vincitore di numerosi premi negli ultimi tre anni (www.fonderia.biz), a cui si sono uniti per l’occasione alcuni musicisti solisti più anziani. I sette musicisti prestano la propria opera in maniera assolutamente gratuita e volontaria e hanno dimostrato nel tempo grande impegno ed attaccamento ai percorsi sociali e culturali proposti dall’.
Il principio di base dell’ è quello della parità assoluta tra le persone partecipanti alle varie attività proposte: non esistono utenti ed operatori, ma semplicemente . La cultura è il bagaglio personale formato ed affinato dalle proprie percezioni sensoriali, dalle proprie difficoltà fisiche o psichiche, dai propri percorsi politici o filosofici, dalle proprie storie familiari o personali, dai propri credi religiosi.
L’ è nata nel 1988 dall’incontro tra giovani con e senza disabilità mentali e/o disagio psichiatrico, come ipotesi di laboratorio permanente delle diversità sul territorio.Le diversità fisiche, psichiche, sensoriali, culturali, politiche, religiose, etniche ed economiche non vengono considerate come motivo di discriminazione ed emarginazione, ma divengono occasione di scambio reciproco e crescita comune, nell’ascolto dell’altro. I giovani con e senza disabilità dell’ sono persone che cercano di vivere quotidianamente una cittadinanza partecipata, individuando i problemi del territorio e proponendo concretamente delle soluzioni di convivenza pacifica ed interculturale.L’opera per un graduale passaggio da una mentalità diffusa che vede la persona con disabilità come un oggetto di assistenza ad una cultura nuova che riconosca il valore di ogni diversità, valorizzando .L’ è costituita da volontari disabilità, che non prevede una distinzione tra operatori ed utenti. I volontari propongono delle attività a favore del territorio nei settori della cultura, dell’ambiente e dell’accoglienza di persone in difficoltà (diverse dai volontari svantaggiati dell’).Tutte le attività culturali dell’ intendono promuovere l’integrazione sociale e culturale di persone con disabilità, sia attraverso la sensibilizzazione sui temi dell’emarginazione e dell’intolleranza, sia attraverso l’inserimento nelle attività di persone con diverse abilità. Tali attività sono consustanziali alle attività di tempo libero, di sport e di turismo, che l’ conduce fin dalla sua nascita e che sono, al tempo stesso, propedeutiche e consequenziali alle attività culturali stesse.