Voglio parlarvi ora, di come ho passato e sto passando alcuni giorni di Maggio.
Il 1°, dopo la nottata precedente, in cui avevo dormito poco e niente, sono uscito di casa prima delle 9.30 di mattina, poiché avevo appuntamento, alle 11.00, davanti al cinema “Reale” con Susanna (un’amica facente parte del gruppo con cui mi vedo solitamente ogni Sabato) e volevo muovermi di casa piuttosto in anticipo visto che, in questa giornata festiva, i mezzi sono molto radi.
Quindi, salgo sul 791, arrivo all’ospedale di “San Camillo” (che io, certe volte per sbaglio e certe altre scherzosamente, chiamo “Don Camillo”!) e, lì vicino, salgo sul tram 8, scendo nei pressi di “Piazza Sonnino” e faccio pochi passi a piedi per raggiungere il “Reale”, dove arrivo con notevole anticipo rispetto all’orario dell’appuntamento; avverto mamma del mio arrivo tramite cellulare e,nell’attesa che arrivi qualcuno, fumo una sigaretta.
Non sono molto sereno, vorrei passare una bella giornata, ma tornare a casa non troppo tardi e, possibilmente, nel pomeriggio e, questo, per tutta una serie di ragioni, tra cui il fatto che, la notte prima, è passata quasi insonne, il fatto che il 2 dovrei alzarmi presto per andare in Ufficio e, a completare, il desiderio di festeggiare con mia madre almeno una parte della giornata dedicata ai lavoratori. Comunque, la prima parte di quel dì mi stancherò molto e sarò abbastanza nervoso per lungaggini e attese varie, nonché perché avrò camminato molto ma, soprattutto nella seconda parte della giornata passata con gli amici, mi rasserenerò alquanto e, tutto sommato, al ritorno a casa, potrò ritenermi più che discretamente soddisfatto della mattinata e del pomeriggio trascorsi.
Ma veniamo al dunque. Susanna arriva con un po’ di ritardo ed io, intanto, mi confido molto con Silvia, una mia buona amica, che sarà la persona con cui mi aprirò di più in quella giornata.
Quando, finalmente, sono arrivati praticamente tutti, Susy mi accompagna in macchina, insieme ai suoi due figli, bei ragazzini sì, ma…che pesti terribili!, ai piedi del colle “Palatino” dove, lasciata l’auto e fatta una meravigliosa passeggiata nel centro di Roma antica, ci addentriamo attraverso una lunga e faticosa arrampicata, per una interessantissima visita turistica degli scavi e delle “vestigia” della Roma imperiale, scavi che io avevo visto molto tempo prima, ma dalla parte dei “Fori” e del “Colosseo” e, perciò, non da quella che parte dal punto dove ci trovavamo e, cioè, dall’entrata principale del famoso Colle. Comincio la visita, in una giornata afosa in cui, a tratti, cadono pochi goccioloni di pioggia che, insieme al forte vento, rendono il gran caldo meno opprimente. Il “tour” è ancora più interessante, grazie alle spiegazioni di Silvia Giannone (quella mia cara amica di cui ho parlato prima), che è molto ferrata in Storia dell’Arte. Giungo così a un punto del colle, da dove si gode un magnifico panorama che si affaccia sul “Circo Massimo”, anche se non dalla parte dell’entrata principale, situata vicino al Viale Aventino. Dal luogo dove mi trovavo, ho potuto ammirare il particolare del Circo, particolare anticamente non aperto al pubblico in cui, secoli e secoli prima, l’imperatore Flavio Domiziano Augusto, insieme a pochi intimi, assisteva a delle corse di cavalli, trainati dalle celeberrime bighe.
Salendo ancora più su, arrivo alla “Casa degli imperatori”, il “Quirinale” di quell’epoca e, da quella altezza, posso assistere a una vista spettacolare: un immenso panorama della “Città Eterna” dove, tra l’altro, spicca Piazza Venezia col monumento al “Milite ignoto”!
Finalmente, arriva il momento di riscendere…a valle; qui Susanna e le “piccole pesti” mi riaccompagnano in macchina fino in zona “Trastevere” dove, dopo le 13.30 e nei locali della parrocchia vicina alla Piazza di “Santa Maria”, ci apprestiamo a mangiare tutti insieme, gustando ogni ben di Dio!
Ed è qui che trascorro la parte più serena e tranquilla della giornata dopodiché, nella prima parte del pomeriggio, ho la fortuna di godere di un passaggio in macchina, offertomi gentilmente da uno dei miei amici, che mi accompagna a casa, dove giungo prima delle 17.00 e appena in tempo per evitare il temporale, che si scatena di lì a poco.
Ero “stracco morto” e, in tutta tranquillità e rilassatezza, ho fatto a mamma un resoconto relativamente breve della giornata trascorsa e, con lei, ho passato serenamente il resto del pomeriggio e la serata e, al termine della stessa e letteralmente a pezzi per la stanchezza accumulata, ho fatto una buona dormita, recuperando sonno e, la mattina dopo, mi sono recato in ufficio, come al solito.
Prima di offrirvi altri spunti tratti in questo mese, vorrei aprire una parentesi sulla serata di ieri, 17-5, trascorsa con mamma assistendo, sul canale panoramico di SKY, alla finale di “Champions’ League” tra Barcellona e Arsenal Londra, partita abbastanza discreta che ha visto, purtroppo per mia madre e me( che tifavamo Arsenal), la vittoria del Barcellona che, dopo aver rimontato la rete iniziale londinese di Campbell (tra l’altro i “Gunners” erano rimasti in 10 per l’espulsione del loro portiere Lehmann), ha fatto sua la partita, nel finale della ripresa, grazie ai gol di Eto’o e Belletti.
Quindi il Barcellona è campione d’Europa, avendo superato gli Inglesi per 2-1.
Oggi, 18 Maggio, ho appuntamento con il mio amico psicoterapeuta Santo, alle 16.30, quindi devo fare piuttosto in fretta per arrivare puntualmente al colloquio con lui, ma vi prometto che, prossimamente, continuerò a parlare degli spunti del mese “mariano”.
Due Domeniche fa, si è concluso il campionato di calcio, con tutti gli strascichi di polemiche per intercettazioni telefoniche, associazione a delinquere di stampo mafioso operata dalla GEA e capeggiata da Moggi (che è anche accusato di sequestro di persona), partite truccate e scommesse clandestine (che riguardano non solo la serie A); insomma, un vero schifo ha investito tutto il mondo del calcio in Italia e questo, purtroppo ,poco prima che inizi il mondiale, con evidenti danni alla nostra reputazione all’estero, prima che cominci il grande evento, danni procurati alla nostra immagine, anche perché sono indagati pure arbitri e giocatori di notevole spessore e, “dulcis in fundo”, l’arbitro De Santis non potrà rappresentare, per squalifica ,il nostro Paese al grande appuntamento che si terrà, in Germania, dal 9 Giugno al 9 Luglio.
Tornando al calcio pulito, il 14 Maggio l’Inter ha giocato la sua ultima partita, pareggiandola a Cagliari, contro la squadra sarda, per 2-2.
In definitiva, l’incontro è stato abbastanza bello e il risultato ha rispecchiato i valori espressi in campo. La squadra nerazzurra, terza in campionato dovrà affrontare i preliminari, in Estate, per poter disputare la prossima Coppa Campioni, sempre che la “bufera” dei fatti di cui sopra, non cambi il verdetto del campo, in positivo o in negativo, per i miei colori.
Speriamo bene: si dice anche che, per forti penalizzazioni ai danni di Juventus e Milan, lo scudetto di questa stagione potrebbe essere assegnato, a tavolino, proprio all’Inter! Staremo a vedere.
Ora vorrei cambiare argomento e parlare di quando, alcuni Sabati fa, ho giocato a pallavolo con i soliti amici del mio gruppo.
Quel giorno, purtroppo, non era disponibile la palestra, ma qualcuno di noi, me compreso, ha svolto l’attività pallavolistica al campetto esterno e, perciò, all’aria aperta.
Io, però, ho giocato poco, sia perché, tra lungaggini varie, il volley è cominciato dopo le 18.00, poi per la mia paura che il pallone andasse perso, ma soprattutto poiché quel giorno mi sentivo molto stanco ed esaurito (infatti, tanto il medico di famiglia che il mio psicoterapeuta Santo, hanno trovato in me una forma di esaurimento e di forte stato ansioso) e quindi, dopo un po’, mi sono fatto accompagnare, in macchina e fino alla metro B di Piramide, da Antonio Gallo; ho, comunque, messo in carniere, nel mio scorcio di partita, 5 punti e l’ammontare di questa “stagione agonistica” oscilla, adesso, tra i 112 e i 126 punti.
A proposito del mio amico psicoterapeuta Santo (“Tino” per me e gli amici), devo dire che non mi ha potuto visitare il 18, causa problemi familiari, ma l’appuntamento con lui è rimandato a domani (23-5). Spero che la mia seduta con lui sia fruttuosa e mi faccia bene, anche perché ho tante cose da dirgli.
Sempre in questo mese, alcune settimane fa, sono andato, col mio amico Enzo, al cinema Adriano, dove era in programmazione il film “Inside man”, con Denzel Washington.
Sono arrivato all’appuntamento con Enzo davanti al cinema, con netto anticipo sull’orario previsto.
Ho allentato l’attesa fumando una sigaretta e, quando ho incontrato il mio amico, siamo andati insieme a mangiare e bere qualcosa al volo nella solita rosticceria-tavola calda, situata nei pressi della multisala, dopodiché ci siamo comodamente seduti su una panchina di Piazza Cavour e, parlando con lui, ho fumato ancora.
Poi siamo entrati nella sala cinematografica e abbiamo assistito al film che, a dire la verità, ci ha un po’ deluso: la trama era troppo intricata e il film stesso ha lasciato dei punti in sospeso, che potrebbero lasciar intravedere una continuazione della pellicola.
Finito il film, Enzo mi ha accompagnato a casa in macchina.
Lungo il tragitto abbiamo incontrato un forte spiegamento di vigili e vigilesse, poiché era in corso una gara automobilistica di vecchie Ferrari e altre macchine. (C’era persino l’intramontabile “Maggiolino”!).
Prima di rientrare a casa e fuori della Ford Ka di Enzo, ho parlato ancora con lui a fianco del mio cancello e fumandomi l’ultima sigaretta.
Prossimamente, parlerò ancora, aggiornando i miei spunti.
Ieri, 23-5, avevo appuntamento alle 17.30 col mio amico “Tino” per la seduta di psicoterapia, ma sono arrivato da lui con notevole anticipo; tuttavia, Santo mi ha potuto ricevere prima, perché il paziente che aspettava per le 16.30 non sarebbe venuto.
Dopo aver parlato, cercando di dire tutto quello che sentivo al mio amico, lui mi ha trovato un tantino depresso e ha cercato di rinfrancarmi; mi ha dato il prossimo appuntamento per il 1° Giugno alle 17.00 e, quindi, ci siamo accomiatati e, poco prima delle 18.30, ero già a casa.
Non ero molto sereno, anzi, ero teso e sconsolato ma, dopo circa 3 quarti d’ora, mi sono dato una mossa e, ritiratomi in camera mia, ho ascoltato della buona musica gustandomi un çigarillo aromatico alla vaniglia. Più tardi, dopo aver consumato una cena frugale soprattutto a base di frutta ho assistito, in camera mia e sul canale 202 di “SKY”, alla partita di basket, in quel di Treviso, tra i locali della Benetton e l’Armani Jeans di Milano, incontro che si è concluso con la vittoria dei Trevigiani per 77-70. Ieri sono stato bravo e controllato nel fumo poiché, tra çigarillos e sigarette, ne ho “spippettati” solo quattro.
Sono andato a letto intorno alle 23.30 e, dopo una discreta dormita mi sono recato, stamattina, in ufficio, dove sono arrivato poco prima delle 9.15.
Venerdì prossimo andrò a confessarmi, nell’ufficio di Padre Raffaele attiguo alla chiesa di San Leone Magno, dove ho appuntamento alle ore 18.00.
Lì spero di rasserenarmi un po’ e di chiacchierare amabilmente col mio amico prete.
Ora vorrei parlare della giornata di Domenica scorsa, 21 Maggio.
Dopo essermi svegliato alle 9.30, sono andato con la mamma alla messa delle 10.30 in San Leone Magno e, mentre recitavo l’atto di dolore per i miei peccati, sono scoppiato a piangere per l’accumularsi di tensioni e situazioni depressive e, ancora un po’ commosso, ho ricevuto la Santa Comunione da Padre Raffaele.
Durante il tragitto di ritorno a casa, mi sono commosso ancora, ma è bastato che mia madre mi offrisse un bel cono gelato, per farmi passare tutto.
La sera, alle 8.30, mamma ed io abbiamo passato una serata diversa dal solito: siamo stati alla cena gratuita offerta, nel ristorante “La Piemontese”, da un candidato al Comune di Roma.
La serata è stata così così ed è stata ravvivata un po’ soltanto da due simpatici coniugi, seduti al nostro tavolo con cui, di tanto in tanto, la mamma ed io abbiamo chiacchierato.
Tuttavia, tra discorsi politici e lungaggini varie (le portate venivano servite a distanza di un’ora l’una dall’altra) e dopo aver consumato solamente un piccolo antipasto e un discreto piatto di rigatoni al sugo e basilico, piatto che mamma mi sa cucinare anche meglio, lei ed io ci siamo innervositi e stufati e, alle 22.45, siamo andati via e, finalmente, siamo rientrati a casa coprendo il tragitto con una piacevole passeggiata all’aria aperta.
Una volta rientrati a domicilio, io mi sono rilassato ascoltando della buona musica su “SKY” audio e fumando un gradevole çigarillo.
La sera dopo, 22-5, mamma ed io abbiamo seguito (sempre su SKY) un discreto film thriller, “Ronin”(con De Niro e Jean Reno), pieno di colpi di scena e con qualche buon contenuto umano.
Infine, durante la notte, abbiamo ascoltato un bel disco di Chris Rea, “Auberge”, e siamo andati a dormire nelle rispettive camere.