È iniziato il , promosso dalla
di Roma, con il finanziamento del , così come previsto dalla Legge 31 gennaio 1992, n. 59, .
All’, la Legge n. 59/92 stabilisce che le Cooperative sono obbligate a versare il 3% degli utili annuali a , da destinare alla promozione e al finanziamento di nuove imprese e di iniziative di sviluppo della cooperazione, con preferenza a programmi diretti all’innovazione tecnologica, all’incremento dell’occupazione ed allo sviluppo del Mezzogiorno.Gli Enti cooperativi e i loro Consorzi non aderenti ad versano il contributo obbligatorio direttamente al , che, attraverso la dovrebbe utilizzarli per gli scopi descritti.Nel corso del 2005, tali sono stati resi disponibili per la realizzazione di nuove imprese cooperative, attraverso un rivolto a imprese non aderenti ad alcuna delle suddette Associazioni di categoria.Sono stati ammessi a finanziamento : 14 in Puglia, 11 a Roma, 2 in Umbria e 1 rispettivamente in Sardegna, Marche, Basilicata, Calabria e Abruzzo.
ed avranno una durata dai 6 agli 8 mesi, .
Il prevede la , per lo sviluppo e la gestione di attività inerenti comunicazione sociale (soprattutto attraverso l’organizzazione di eventi, l’animazione in Internet e la produzione videofotografica), percorsi espressivi e creativi integrati (rivolti a persone con disabilità), animazione territoriale, costruzione di rete, formazione immigrati, formazione operatori socio-sanitari per integrare le competenze socio-sanitarie con la cultura del teatro e delle arti, psicomotricità, cooperazione transnazionale decentrata e interventi per la deistituzionalizzazione di persone internate in strutture psichiatriche a lunga degenza, attività di educazione ambientale (soprattutto relativamente alle tematiche legate a Chernobyl).Il si inserisce in continuità con le esperienze avviate da diversi anni di accoglienza dei bambini con disabilità provenienti da Internati in area Chernobyl, di sviluppo di percorsi di deistituzionalizzazione manicomiale ed autoimprenditorialità in Bielorussia, di integrazione sociale e lavorativa di ragazzi bielorussi in Italia.
La si caratterizzerà in fase di costituzione per i seguenti elementi:- presenza di giovani di nazionalità bielorussa in percentuale superiore almeno al 40% – presenza di donne in percentuale superiore al 50% – presenza di persone con disabilità almeno nei limiti previsti dalla Legge n. 381/91
Il prevede un periodo di otto mesi di delle persone che costituiranno la nuova Cooperativa, in affiancamento ai soci lavoratori della .
Nell’ambito del percorso progettuale, verranno proposte anche le seguenti attività sul territorio:- sui temi delle barriere architettoniche, del turismo accessibile, della cooperazione sociale e dell’incontro delle
, con incontri in aula, visite guidate e mostra finale dei lavori realizzati
– , con attività di formazione specifica, in accordo con analoghi percorsi già avviati in Bielorussia nell’ambito del progetto di cooperazione decentrata , finalizzato alla prevenzione dell’istituzionalizzazione manicomiale e all’avvio di programmi di integrazione sociale e culturale dei suddetti ragazzi
– nell’ambito dell’integrazione sociale e della comunicazione
Una parte delle attività di previste verranno svolte nell’ambito del (Numero Verde 800.810.810 – Portale Internet www.superabile.it), che, accogliendo giovani bielorussi disabilità psichica, intende ulteriormente approfondire e sperimentare la sua nuova vocazione progettuale di , intesa anche come spazio di opportunità e di ricerca per il consolidamento in forme di autoimprenditorialità sociale delle istanze creative e progettuali di giovani disabilità, italiani e stranieri.
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Il allude già nella sua denominazione ad una serie di elementi connotativi dell’intervento sociale e della proposta imprenditoriale.
è un acronimo costituito dalle connotative e denotative del percorso progettuale ipotizzato e proposto.Obiettivo è sviluppare odelli di utoimprenditorialità ransnazionale e eti per l’mmigrazione come pportunità di viluppo di ooperazione lternativa.Si tratta di una serie di azioni trasversali a diversi Sistemi contigui, che soltanto occasionalmente interagiscono tra loro. Dentro ogni azione ne sono contenute altre, che, a loro volta rimandano ad altre azioni parallele, per poi ritornare sulla prima azione generatrice.Proprio come la classica russa, che contiene altre , che possono essere osservate singolarmente, sinotticamente e nei loro rapporti di reciprocità contenitiva/oppositiva.Altresì, la denominazione richiama l’integrazione socio-lavorativa italo-bielorussa, che avverrà nelle azioni progettuali e nel nuovo contenitore costituito dalla , che verrà costituita.In tal senso, anche i contesti di riferimento non sono identificabili strettamente con un territorio, in quanto le azioni, pur essendo localizzate principalmente sul territorio del Comune di Roma (ed, in genere, della Regione Lazio), utilizzano l’approccio e l’ non soltanto come rilevazione ed analisi dei bisogni emergenti nella specifica situazione, ma soprattutto come opportunità di sviluppo di e di modelli innovativi per l’integrazione sociale, culturale e lavorativa, replicabili e trasferibili anche in altri contesti.Inoltre, molte delle azioni (e delle future attività imprenditoriali della nuova ) si svilupperanno in un ambiente trasversale a contesti socio-economici molto eterogenei: ciò accadrà con lo nell’ambito dell’animazione in Internet ed anche con la professionalizzazione nella realizzazione di prodotti multimediali.I Sistemi di riferimento sono costituiti dalla e dall’, inizialmente considerati parallelamente e, successivamente, approfonditi sinotticamente come due insiemi, che presentano intersezioni significative, non sempre considerate.Il primo sotto-sistema che collega ed è quello della , che, comune alle due
ed , nello sviluppo del percorso, diviene problematica articolata, che cresce a dismisura, rischiando di non poter essere più contenuta nelle due originarie, anzi la diviene a sua volta una grossa , che contiene ereditate dalle Matrioske ed . Il gioco metaforico potrebbe continuare all’infinito. Ciò che si voleva sottolineare era la stretta contiguità tra Sistemi paralleli, che entrano spesso in rapporti di reciprocità. Parlare di e vuol dire spesso e volentieri parlare del disagio psichico dell’immigrato, costretto a lasciare la propria terra e i propri cari per emigrare in un paese lontano e ostile, ambito attualmente sondato dall’. Raramente, vuol dire parlare dei ragazzi con disabilità, che straripano negli Orfanotrofi dell’Est e che, in buona percentuale, finiscono i propri giorni in Manicomio. Allora, concentrare l’attenzione su alcuni di loro (fortunosamente in Italia) vuol dire riprendere la lezione di , che fece dell’ un grimaldello potente per scardinare le porte degli Ospedali Psichiatrici; vuol dire ridestare l’attenzione sulle frequenti proposte di legge tendenti a ridimensionare in senso riduttivo il dettato della vuol dire riflettere in maniera moderna sulle violazioni delle libertà personali e sulle interdipendenze Nord-Sud del Mondo (ma anche Ovest-Est del Mondo).