Spinetta marengo, 15 ottobre 1976
Da un tema della prima media
Svolgimento:
Avevo circa nove anni.Ero da poco tempo rincasata dall’Istituto fiorentino: “Anna Torrigiani” per le vacanze estive.Mi trovavo in aperta campagna, a Lobbi, nella casa della mia amata ed intramontabile nonna paterna.Una mattina mi svegliai, mi alzai e sentii che mi stava accadendo qualcosa di nuovo e di sorprendente.Dopo essere stata lavata e vestita dalla mamma, ed al termine della colazione entrai, gattonando nella sala. Mi piaceva molto andare a giocare nella sala; ma quel giorno avrei fatto qualcosa di diverso e di importante.Infatti, appena entrata, senza essere vista da nessuno, appoggiai le mani sul tavolo di legno e mi sollevai in piedi. Provai a fare alcuni passi, ma caddi.Riprovai….e….. questa volta mossi il mio primo barcollante passo.In quel preciso istante ne mossi altri….e….camminavo autonomamente.Consapevole del successo straordinario chiamai la mamma che stupita si fregò gli occhi, ma il dubbio non c’era, io camminavo da sola. Da sola!Quel giorno di luglio ero lieta come una pasqua e tra me pensavo: “Com’è bello camminare! Com’è bello usare le proprie gambe!”Le catene della mia spasticità fisica sarebbero rimaste per tutta la vita, certo! Però con l’ausilio della mia ferrea forza d’animo le avrei rese più leggere.La sera quando mi coricai nel mio lettino, sarebbe stato difficile scorgere una bambina più felice di me, tutta vibrante com’ero per la gioia di quella giornata memorabile, ma, già allora pensavo ai progressi che si sarebbero prolungati nei giorni dell’avvenire.