FlussiSilveri (Welfare): "Più ingressi extraue nel 2006, decreto in Gazzetta all’inizio dell’anno"

Il ministero del Welfare conferma: con i flussi 2006 entreranno in Italia più lavoratori extraue rispetto al passato. Il decreto arriverà in Gazzetta Ufficiale all’inizio del 2006, e solo allora si potranno spedire per posta le domande.

"Il termine del 30 novembre per far partire la programmazione dei nuovi flussi è stato rispettato. Grazie alle nuova procedura potranno essere superati i 79mila500 ingressi ai quali eravamo vincolati negli ultimi due anni" spiega a Stranieri in Italia Giuseppe Silveri, direttore generale per l’immigrazione al ministero del Welfare.

Il direttore non fornisce numeri precisi, "per ora c’è solo un testo che da un lato esprime il fabbisogno [il sottosegretario al Welfare Sacconi parlava di 250mila lavoratori n.d.r.], dall’altro fa delle ipotesi", ma scandisce una tabella di marcia: "Dalla Presidenza del Consiglio una bozza di decreto arriverà al Comitato dei Ministri, per poi passare alle Commissioni Parlamentari e alla Corte dei Conti". La pubblicazione in Gazzetta "è prevista entro i primi due mesi del 2006".

"Nel nuovo decreto – anticipa Silveri – saranno individuate delle fasce professionali in modo netto, in particolar per quanto riguarda il lavoro domestico, per l’assistenza alla persona e per l’edilizia. In questo modo si eviterà la concorrenza tra settori produttivi". Questa volta le domande presentate per colf e badanti, non potranno quindi mangiare posti indispensabili per far entrare altri tipi di lavoratori subordinati.

Canali preferenziali verranno creati per i lavoratori dai Paesi che hanno sottoscritto intese con l’Italia, e che avranno la possibilità di essere formati in patria. "Abbiamo già stipulato accordi con la Romani, la Moldavia, il Marocco e l’Egitto. Nei prossimi mesi si firmerà anche l’accordo con la Tunisia, è già stato negoziato e dobbiamo solo definire gli ultimi particolari".

Novità anche per chi ha seguito un tirocinio formativo in Italia. "La nostra idea è fare in modo che chi dopo il tirocinio ha trovato un lavoro non debba tornare in patria e rifare tutta la procedura per chiedere il visto. Vogliamo quindi prevedere una quota per la conversione del loro rapporto di tirocinio in rapporto di lavoro subordinato. Questo semplificherà la vita a molte persone".

Gli aspiranti datori di lavoro si preparino alla corsa agli uffici postali: anche nel 2006 le domande andranno presentate per raccomandata. "Nonostante qualche piccola imperfezione la sperimentazione è andata bene, abbiamo messo a disposizione dei datori di lavoro 14mila sportelli, anziché i 103 delle Direzioni provinciali del lavoro".

Quest’anno però molti hanno perso la corsa alle quote solo perché l’ufficio postale a cui si erano rivolti ha aperto più tardi rispetto a quello utilizzato da altri datori di lavoro. Un inconveniente che non dovrebbe più ripetersi: "Ne abbiamo già parlato con Poste Italiane, – assicura Silveri – gli uffici dovranno aprire contemporaneamente, in modo che tutti partano dalla stessa linea".

(30 novembre 2005)

Elvio Pasca

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