Al buio
riposava poco
gli occhi celesti:
aveva tanti dolorini,
il mio amato nonnino.
All’alba,
il rumore di passi felpati;
scendeva le scale
il mio angelo stanco.
La notte era colma
di tempi passati
ed io, bambina,
respiravo al suo fianco.
L’odore del burro
inondava la casa
e rendeva più elastiche
le sue dolcissime rughe.
La sera
guardavo i suoi occhi
attendere le stelle
e sotto il berretto
ascoltavo le favole.
Seduta
sul grembo
d’un nonno bambino
tremavo e ridevo
ai suoi paterni versi.
Le notti d’inverno
erano più belle
o le osservavo
in modo diverso.
Adesso
le stelle mi sembrano
più spente,
o forse sarà
il ricordo d’un tempo
che più non esiste.
Viveva
nel buio profondo
e nel silenzio assoluto,
eppure contemplava il cielo
con una mente solare.
Vedeva
le forme delle cose
con il tatto.
Udiva
suoni e musiche
anche se non sentiva.
Si esprimeva
con il linguaggio
articolato del cuore.
Scriveva
con la penna
dell’anima.
Non aveva mai visto
la luce,
ma lei stessa
era fatta di luce.
Aveva
una volontà ferrea
e tanta umiltà gentile,
nonostante
la sua agiatezza.
Malgrado
la sua triplice
ed opprimente disabilità
fu la prima donna del mondo
ad ottenere
la " Summa Cum Laude"
Le favole
sono maestre di vita:
insegnano!
La Bibbia
è la prima fiaba.
È la storia vera, spero,
sull’originalità
del mondo,
dell’uomo
e del suo ambiente.
Le favole!
Sono nata
al settimo mese
di concepimento.
Sono una gemella.
Sono rimasta
nell’incubatrice
due mesi.
Sono stata forte
a scegliere
la vita.
Ho lottato
con tutta me stessa.
Sono tetraparesi spastica,
ma ho una mentalità vivace.
Ascolto solo
la voce del mio cuore.
Sorrido rido e scherzo molto,
nel senso buono.
Rare volte piango.
Sono mancina
e tutta la mia potenza
sta nella parte sinistra.
Penso delle cose
che niuno osa pensare.
Non temo
di scrivere ciò
che rifletto in me.
Continuo a combattere
per raggiungere
mete lontane.
Mi considerano cocciuta,
e non comprendo
il motivo.
Sole che sorgi
dall’est
prima dell’acuto
richiamo del gallo
inondami,
ti prego,
coi tuoi raggi
l’intelletto di note poetiche.
Grazie, sole!