È stanco il cuore
d’un inabile
di subire umiliazioni,
durezze, amarezze,
menzogne, critiche,
violazioni ed incomprensioni
anche nelle pareti domestiche.
Non è la vita
che nega
all’handicappato
ogni possibilità
avente un normodotato.
La vita offre tutto.
Chi impedisce
ogni minuscola gioia
al disabile
è la cinica gente!
La mia penna
è invisibile.
E’ una piuma leggera,
inestimabile,
formata di oro
e di diamanti
dalle mie lacrime,
cadute durante
il percorso della mia vita,
stila, poetando
tutto ciò che è in me.
Anche
nell’intelletto poetico
esiste l’annuvolamento
al par del firmamento
minaccioso e procelloso.
Il mio intelletto
canta, nutrendosi
d’un desiderio segreto:
essere celebre,
come poetessa disabile,
nel mondo intero.
Chissà se s’avvererà?
Aquilone mio, immaginario,
che sfiori
la volta turchina,
che tocchi
il sole, le nuvole,
le auree costellazioni,
che sorvoli
il cuore di Dio.
Ti prego,
affidaGli
i miei timori,
i miei dubbi,
i miei pensieri,
le mie ansie,
le mie massime,
le mie poesie…..
ed infine le preghiere.
Inducimi a volare
Da Lui.
Grazie!