MIA CARA INFANZIARISPLENDE L’UNIVERSO – SENTIAMO IL BISOGNOIO ACCUSO – PREGHIERA D’UNA POETESSA –

Mia carissima
inconsapevole infanzia,
ormai sempre più lontana,
ti rammento
in un sogno reale
come una breve, sfuggevole
e bianca ombra;
ma densa e sacra
come la vita,
come l’eternità

Risplende l’universo
nel mio poetico cuore
allorquando non rifletto
sulla mia incompresa infanzia,
allorquando non voglio
ritrovarmi nel mio buio tunnel
della mia spasticità.

Risplende l’universo
allorquando non amo
assaporare il gusto
del mio travagliato passato
e della mia giovinezza
priva di rapporti sessuali.

Risplende l’universo
su di me!

Sentiamo il bisogno
di varcare
i confini del mondo
per conoscere l’ignoto,
ma ci rendiamo conto
di navigare in un mare
sprofondato nel silenzio
dove tutto è solo:
il cielo,
le nubi,
i pianeti.
Siamo navigatori
dell’universo,
crediamo d’avvistare
in lontananza
il punto più luminoso
d’un altro pianeta,
ma c’accorgiamo
che è, soltanto,
un’oasi
irraggiata
dal sole.

Allora sentiamo
che avremo,
sempre,
bisogno di sognare.

A Lina Mannucci

Io, Silvana Pagella,
accuso
tutti coloro
che accusarono ingiustamente me,
all’Istituto fiorentino:
"Anna Torrigiani."
Ricordo perfettamente
chi furono.

Io accuso,
tutti coloro
che consapevolmente
accusarono e danneggiarono
la mia innocente
e spensierata infanzia,
convincendo mia madre
con ipocrite testimonianze.

Io accuso!

Signore,
fà che mentre
mi accingo
a poetare
sia sempre sereno
il mio cuore,
solare sia il mio intelletto,
colmo di soave musica
sia il mio spirito,
e la mia fantasia
sia ricca di filosofia.
Amen.

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