ROMA – Premessa: sapere con certezza quando i decreti flussi arriveranno in Gazzetta Ufficiale è impossibile. Detto questo, è inevitabile che già circolino alcune date. Noi ve ne diamo due.
Sul Sole 24 Ore di oggi si legge che la pubblicazione "sembra ormai certa per lunedì 31 gennaio". Le domande andrebbero quindi spedite già da martedì 1 febbraio.
Il maggiore quotidiano economico nazionale prefigura un "martedì delle grandi code", perché quello sarà anche il primo giorno di pagamento delle pensioni. Negli uffici postali si accalcheranno, insieme agli aspiranti datori di lavoro e ai cittadini stranieri "delegati" a presentare la domanda, anche una marea di pensionati. Mezzo milione di persone da un lato, mezzo milione dall’altro, stima il Sole 24 Ore.
Avremo anziani che si attarderanno allo sportello per discettare sull’importo della pensione o per firmare lentamente la ricevuta, e dietro gente con i nervi a fior di pelle, perché sa che anche un minuto perso può costare la tanto ambita quota del decreto flussi. Una polveriera.
Ma il confronto tra le due schiere si presta anche a letture più profonde. Da un lato il diritto acquisito a riscuotere la pensione, dall’altro la sacrosanta aspirazione di poter avere un giorno quello stesso diritto.
Torniamo alle date. Che si partirà il 1 febbraio, con buona pace del Sole 24 ore, è tutt’altro che sicuro. Stamattina, al Ministero di Grazia e Giustizia ci assicuravano che la pubblicazione dei decreti è prevista sulla Gazzetta del 2 febbraio, e quindi la corsa alle quote scatterebbe giovedì 3 febbraio.
Se fosse così, si eviterebbe parte del caos dovuto alla riscossione delle pensioni, ma si tenga conto che in molte città gli uffici postali scaglionano i pagamenti durante i primi giorni del mese, proprio per evitare le code. In questi casi anche il 3 febbraio potrebbe essere un giorno critico.
Le nostre fonti ci mettono però in guardia: "Ad oggi – dicono – la data per la pubblicazione è fissata al 2 febbraio, ma potrebbe benissimo essere anticipata o posticipata da un momento all’altro. è già successo". Insomma, il decreto potrebbe essere già in corso di pubblicazione, oppure farsi attendere ancora per molti giorni.
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