Flussi 2005I decreti registrati alla Corte dei Conti

I decreti flussi per il 2005 sono stati registrati ieri alla Corte dei Conti: a questo punto la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dovrebbe essere davvero questione di giorni.

Per azzardare una previsione sui tempi, può essere utile un confronto con i decreti del 2004: quelli pubblicati il 23 gennaio dello scorso anno erano stati registrati alla Corte dei Conti il 15. Tempi ancora più stretti per il primo decreto sui neocomunitari, per il quale questo passaggio si consumò tra il 29 aprile ed il 3 maggio.

Insomma, se volete partecipare alla corsa alle quote, è tempo che prendiate posto sui blocchi di partenza.

Se verrà  confermata la procedura prevista dall’ultimo decreto per i neocomunitari, le domande potranno essere spedite a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione dei decreti in G.U. Ma è possibile anche che si torni alla vecchia prassi, che considera valide anche le domande presentate il giorno della pubblicazione. Il Ministero del Lavoro ha promesso una circolare esplicativa prima della pubblicazione dei decreti. Aspettiamo fiduciosi.

450mila richieste
Ma quante saranno quest’anno le richieste nominative?
Da www.stranieriinitalia.it sono già  stati scaricati 100mila moduli, non stupisce quindi la stima pubblicata ieri dal Sole 24 Ore, che parla di 450mila domande pronte a partire: il triplo rispetto agli ingressi disponibili, che tra extracomunitari e neocomunitari sfiorano quota 160 mila.

Nonostante l’aumento degli ingressi, sembrerebbe insomma che si siano fatti pochi passi avanti rispetto all’anno scorso, quando (come ha rivelato una nostra inchiesta) almeno 3 potenziali datori di lavoro su quattro non sono riusciti ad aggiudicarsi una quota. Almeno quest’anno i "bocciati" non avranno sul groppone ore di fila alla Direzioni Provinciali del Lavoro, dal momento che (è ormai certo) le richieste andranno presentate per raccomandata con ricevuta di ritorno.

Il Sole 24 Ore, considerando una marca da bollo da 11 euro a domanda, stima che l’erario incasserà  quasi 5milioni di euro.
Non è difficile ipotizzare anche quanto frutterà  alle Poste l’invio delle domande.

Le raccomandate A/R costano almeno 3,25 euro luna, che moltiplicato per 450mila domande fa quasi un milione e mezzo di euro. Un business che, speriamo, convincerà  Poste Italiane s.p.a. a dedicare almeno uno sportello in ogni ufficio postale a chi deve presentare la richiesta per i flussi.

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