28.12.04 Martedi Dicembre
Me biace fare regali a tutti che partecipa teatro di Cavallo Bianco, poi mi biace fare disegni di teatri e un altre cose.
Me, biace fare passeggiate, non mi biace che non ascolta me e si comporta male.
Me biace fare teatro, non mi biace guere terrorismo ecedera. Mi biace studiare e lavorare. Mi biace a ristoranti e aiutare poveri. Mi biace andare in vacanza presepio al mare in muntania in piscina mangiar in estate gelato bibite fresche al limone al arancio al ananas al cocomero e al melone e cedera. Mi biace andare visitare malati in ospedale, portare da mangiare dolci e robba non dolce e parlare con loro per non fare essere tristi per fare essere felici e contenti. Mi biace visitare cose antichi di Roma statue cose di arte quadri con disegni antichi e altre cose. Mi biace andare a messa di Natale 25 Dicembre anche a Pasqua e cedera.
Roma 28.12.04
È da mercoledì 22 che sto con la mamma di Antonella, ho dormito nel suo letto nella camera da solo, e la mamma nell’altra camera e a Natale siamo andati a casa del fratello Agostino, ho giocato con Daniela e Alessio. Alessio è un po’ monello e io gli ho strillato e gli ho detto che così non si fa.
Quando Giovanni mercoledì ha detto che io Ivan dovevo pensare come Antonella e lei come me, io non ho capito niente. A me è piaciuto guardare dentro gli occhi però ero lontano e non vedevo bene.
A me piacciono questi giochi però di più a occhi chiusi con la musica e quando si fanno le coccole.
Io sono triste per tutte le persone che sono morte 50 mila anche di più per il forte maremoto l’izunami che ha allagato con le grandissime onde tante terre e tanti villaggi di tanta gente povera, nel sudest Asiatico, c’erano tantissimi bambini anche molto piccole come Sara, poi un treno che correva con 1500 persone.
Io penso di essere molto fortunato di stare a casa di Giovanni e Gaia con Susanna, Michele, Daniele, Misha e quando vengono anche con Sara e Olga. Forse se non stavo con loro ora starei in un Internato, lì dovrei mangiare quello che danno anche se non mi piace. Qui invece mangio troppo, io non me ne accorgo, me lo dicono gli altri. A me piace mangiare, non so perché, anche a Misha piace anche quando non c’è bisogno. Alcune volte Giovanni e Gaia mi strillano perché dicono che non va bene quello che faccio, sono pocche le persone che mi strillano forse solo loro e i nonni e zie. Vorrei andare ad aiutare tutte le persone dove c’è stato il maremoto con l’aereo faccendo il pilota, però devo ancora studiare, quando ho finito tutte le scuole andrà con Misha.