Umberto Lucarelli, Italia 1999, Durata 54′
Liberamente tratto dal libro omonimo di Umberto Lucarelli, BFS edizioni
Scritto e diretto da Umberto Lucarelli.
Aiuto regia Paola Licastro
Sceneggiatura di Umberto Lucarelli e Paola Licastro
Fotografia di Roberto Barbierato
Scenografia di Cristina Catalani e Paola Licastro
Montaggio di Nereo Rapetti-Noise Reduction
Musiche originali di Ezio Allevi e Ross De Julio
Direttore di produzione Ivano Taietti
Interpreti:
Luciano (Luca Passeri)
Il custode, il saggio (Vada Malacoda)
Lay (Ibrahima Niang)
Aurora (Viola Brugnatelli)
La madre (Claudia De Lorenzo)
La ragazza (Lorelay Stefanelli)
Madelèn (Chiara Rosental)
Il figlio (Matteo Poggi)
L’uomo che appare ()
Gli allievi della formazione professionale dell’ – Sezione di Milano
parte da un testo di , una "normale" storia con amori ricambiati e non, racconti di terre lontane e altri ingredienti romanzeschi. La disabilità vi entra in modo assai insolito e non come oggetto di narrazione: l’autore prende un gruppo di giovani con disabilità intellettiva e ne fa il coro della storia. Sono loro a commentare gli eventi e a ridirli con accenti diversi. Si propongono come narratori, affabulatori, come suggeritori di nuove prospettive del racconto e il regista dimostra rispetto e attenzione per ciò che emerge dalle loro parole, dai loro sguardi, dai loro gesti, che sembrano dischiudere altri orizzonti di senso.
– Luciano torna da un viaggio. Telefona immediatamente alla sua fidanzata – una ballerina di danza classica – anche lei impaziente di vederlo: concordano un appuntamento per la serata, dopo le prove dei balletto. Recatosi a casa, Luciano trova registrato nella segreteria telefonica un sorprendente messaggio della ballerina che lo abbandona, senza spiegazioni. Sconvolto si precipita al teatro per parlarle: attendendola si addormenta nella platea. Da questo momento l’atmosfera diventa particolare: invece delle ballerine intente alle prove, Luciano incontra una serie di personaggi direttamente legati ai suoi ricordi di viaggio. Un vecchio saggio-stregone lo istruisce misteriosamente sulla ricerca, sul bene, sul male e sull’amore; Lay, l’amico, lo guida tra le quinte di un teatro che sempre più inaspettatamente riveste le connotazioni di un paese altro. Stupito e malgrado tutto affascinato Luciano non rinuncia alla dolorosa ricerca della sua ballerina e seguendo il ricordo di lei incontra i personaggi del luogo, partecipa alla loro esistenza euforica e disperata, al ritmo delle percussioni. In questo modo conosce Madelèn – anch’essa ballerina – dignitosa e fiera del suo paese. Incontra una ragazza disabile e sua madre che la sostiene coraggiosamente, partecipa a feste scatenate. Luciano è colpito dalle contraddizioni politiche e sociali di un paese affascinante che scopre progressivamente attraverso Lay, Madelèn e Delmè la prostituta. Alla fine vede tutti i personaggi che lo fissano dalle poltrone della platea e si rende conto di aver dialogato con i suoi ricordi di viaggio come in un sogno. Il custode, con l’identico volto del saggio, lo risveglia e gli dice che le prove dei balletto erano state sospese. Accompagnandolo all’uscita rinnova con accenti semplici le raccoinandazioni del vecchio "stregone".
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Dietro le quinte di "Fossimo fatti d’aria"
Italia 2000, Durata 27’30”
Regia Umberto Lucarelli.
Aiuto regia Paola Licastro
Fotografia di Roberto Barbierato
Montaggio di Francesco Lupi-Timini
Musiche originali di Ezio Allevi
Riprese DV – colore
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Italia 2001, Durata 38 sec.
ANFFAS – Onlus – Sezione di Milano
Regia Umberto Lucarelli.
Fotografia di Roberto Barbierato
Montaggio Stalker zon
Riprese DV colore