Il mio animo
è sereno
come il cielo
libero e lindo,
d’una perenne
e generosa primavera
che palpita
nel cuore d’un bambino.
Il riso
più splendido,
più contagioso,
più solare,
più lindo,
più sereno,
più sincero,
più libero
è il risetto
che affiora,
piamente,
sulle innocenti labbra
d’un ilare frugoletto.
Ali dispiegate
di fantasia,
voi, con la poesia,
che da quando nacqui,
canta nel mio cuore
m’inducete a sognare
il mondo delle fiabe,
una realtà splendente
ed un destino tutto d?oro.
Guardo
il mondo, attorno a me,
con gli occhi dell?anima:
lo trovo così splendido;
allora,
con l’intelletto interiore
gli dedico un sonetto d?amore.
In compagnia
della mia nonna,
coricata,
sul prato fiorito,
con il mento all’insù
fissavo felice,
la volta azzurrina,
inseguendo
con gli occhi,
cirri non di procella:
non erano altro che messaggeri
della natura,
annunciatori di messaggi divini
carichi di eterne speranze.
A rivederci:
è notte fonda,
mio piccolo amore;
tutti gli occhi infantili
riposano
sotto il tetto
di tremule stelle.
A rivederci,
tesoro:
è oscuro, fuori,
e deserti sono i sentieri;
non c’è alcuna
anima vagante
e suono alcuno.
Dormi,
piccino,
sognando
il tenue sorriso
della notte serena
che mai t’abbandona
nel pavido buio.
A rivederci
a domani, amore.
Domani,
quando ti desterai,
sarai, ancora,
circondato
dalle leggiadre ali
di mamma.
Sotto ponti
densi di pace,
il fiume scorre,
fugge lontano,
e mai s’arresta.
Il fiume passa,
mormorando
e sussurrando
dolci parole
sotto la lieve carezza
del vento.
Scorre il fiume
sotto lo sguardo
dell’astro dorato;
sotto l’azzurro infinito
del firmamento,
modulando
l’eterna ballata.
Passa il fiume
sorridente
ad ogni prato,
ad ogni creatura
ed ad ogni stella
che man mano s’accende.
È notte, ormai,
ma l’acqua fiumana,
continua il suo percorso,
cantando
la calda ninna nanna
ad ogni cucciolo di mamma.