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Bassora è tornata alla normalità , la situazione è sotto controllo e da questa mattina (ieri per chi legge, ndr) non si sono udite esplosioni… è la testimonianza di Fabio Alberti, presidente dell’organizzazione "Un ponte per… ", che l’altro ieri aveva assistito in prima persona all’occupazione da parte degli sciiti radicali della sede del governatore e a scambi di colpi di arma da fuoco tra iracheni e militari britannici.
La seconda città  dell’Iraq è tornata sotto il controllo della polizia irachena in seguito ad un accordo "amichevole – conferma Alberti – concluso l’altro ieri sera tra la coalizione e seguaci di Moqtada Sadr, in base al quale le truppe britanniche avrebbero accettato di sospendere le operazioni di pattugliamento della città . Secondo l’esponente dell’associazione umanitaria, l’accordo dimostra che un’intesa politica "può" portare a buoni risultati" come conferma quella di Bassora "al contrario a Nassiriya – precisa Alberti -, si è preferito attaccare invece che dialogare e questo ha consentito alla situazione di degenerare nel peggiore dei modi".

A parere del testimone italiano in Iraq, è in corso "una guerra civile, e gli italiani vi stanno partecipando, agli occhi dei civili iracheni, come truppe di occupazione e non di pace". A Bassora arrivano notizie preoccupanti di quello che sta accadendo a Falluja "da ieri è chiusa, è sigillata anche a giornalisti; voci parlano di cadaveri di civili per le strade. Questo dopo che gli americani hanno imposto il coprifuoco sulla città  interamente circondata lasciata senza acqua ed elettricità ".

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