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Storica sentenza del tribunale dei minori di Perugia in tema di adozioni: una single ha adottato un ragazzo di 15 anni.La vicenda (per la verità  piuttosto datata, perché è cominciata qualche anno fa ed è giunta a lieto fine nel 2001), viene riportata oggi dal quotidiano ”Il Messaggero”. I giudici di Perugia – scrive il giornale – hanno accolto la richiesta della donna ”per motivi speciali”.

”Questa – ha spiegato oggi all’agenzia Ansa l’avv. Luciano Ghirga, che seguì la vicenda – è probabilmente la prima applicazione della legge del 2001 che, modificando quella base dell’83, consente l’adozione anche alle persone non coniugate ma a certe particolari condizioni del minorÈ’.I ”motivi speciali” sono quindi dovuti al fatto che il bambino era orfano e che in Bielorussia, il suo Paese di origine, viveva in una sorta di orfanotrofio dove veniva fatto lavorare nei campi, a piantare le patate.

Il bambino era arrivato per la prima volta in Umbria nel 1998 come tanti altri bambini di Chernobyl, per un breve periodo di vacanza che aveva trascorso nella casa della sua futura mamma adottiva, un’imprenditrice con una grande e solida famiglia di origine alle spalle. Poi, con la collaborazione del sindaco della città  umbra dove la donna vive e dello stesso avvocato Ghirga, cominciò un lungo e delicato lavoro diplomatico. Questo portò, inizialmente, nel 2000, all’affidamento del bambino alla donna, che dovette però prima recarsi per tre volte in Bielorussia. A concedere la possibilità  dell’affidamento furono direttamente le istituzioni locali della città  di origine del bambino.

Nell’autunno 2001 è infine arrivata la sentenza di adozione, che è definitiva da circa un anno e mezzo. ”Oggi – ha affermato l’avv. Ghirga – il ragazzo sta bene. Vive con la mamma, la zia, i nonni, va a scuola ed è bravo. I servizi sociali fanno relazioni ogni sei mesi, sempre con risultati ottimi”.

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